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    Bari ha finito la pazienza: 'De Laurentiis vattene', parte la contestazione al San Nicola

    Bari ha finito la pazienza: 'De Laurentiis vattene', parte la contestazione al San Nicola

    • Gabriele Stragapede
      Gabriele Stragapede
    Sembra passata una vita, invece sono soli 7 i mesi trascorsi dal sogno sfumato, all’ultimo secondo, per il Bari. La rete di Pavoletti, al San Nicola, è valsa la promozione del Cagliari in Serie A e un beffa totale per la piazza pugliese, che manca dalla massima serie da ben 13 anni (ultima stagione in A nel 2011). Una sconfitta che brucia ancora oggi, visto che i desideri dei tifosi baresi si devono scontrare con una dura realtà.

    RIFONDAZIONE FALLITA – Il ciclo di Michele Mignani, in realtà, sembrava finito in quella triste serata del San Nicola. Si è cercato di andare avanti, rifondando, dalle fondamenta, una squadra che invece aveva bisogno di certezze. La speranza della proprietà era di, almeno, lottare ancora per un posto in zona playoff (ora distante 4 punti). Invece, dopo il pessimo avvio, l’esonero di Mignani e l’arrivo di Marino – che non allenava un club da due anni, con l’ultima esperienza a Crotone, dove non vinse nemmeno un match – la situazione è peggiorata. La sconfitta odierna con la Reggiana porta il Bari solamente a +5 dalla zona playout. Un fallimento su tutta la linea, una stagione deludente.

    LA PIAZZA NON CI STA - La sconfitta casalinga per 0-2 contro la Reggiana, infatti, ha fatto saltare i nervi alla tifoseria dei galletti che ha deciso di passare alla contestazione, prendendo di mira la proprietà, nelle persone di Aurelio e Luigi De Laurentiis. "De Laurentiis vattene" sono i cori intonati dalla tifoseria. Il Bari ha ufficialmente aperto la crisi e dato il via ad una situazione che potrebbe minare (o rialzare) il cammino della squadra. I tifosi hanno anche bloccato l’accesso 1 allo stadio, attendendo il proprietario. Il tempo è finito a Bari.

    LE PAROLE DI MARINO – Riporta Pianeta Bari: “Abbiamo giocato male. Loro sono stati bravi, ma noi li abbiamo aiutati. Non abbiamo fatto quello che avevamo preparato. Ci sta perdere le partite, ma bisogna giocarle in maniera diversa. Abbiamo corso male, siamo arrivati male sulle aggressioni. C’è il rischio che se sbagli queste cose fai questo tipo di partite. Non avevo percepito che ci potesse essere questo pericolo, è venuto fuori una prestazione deludente. Dispiace perché dopo diverse partite, oggi abbiamo fatto tanti passi indietro. Non mi aspettavo una cosa del genere, perché la squadra si allena bene. Ci sta perdere, oggi per la prima volta meritatamente. Il primo tempo ha spianato la strada ai nostri avversari. Nella ripresa non abbiamo avuto difficoltà a subire gli avversari, però in fase offensiva non abbiamo avuto tante occasioni sebbene gli avversari hanno arretrato. Dovevamo essere più incisivi , il primo tempo è stato totalmente regalato, il secondo un po’ meno. Dobbiamo evitare questi black out, oggi c’è poco da salvare. Dispiace. Mi aspetto una settimana conseguente ad una partita dura da digerire. Noi possiamo solo pensare che la gente non sia contenta di tutto ciò. Dobbiamo accettarlo. Dobbiamo essere bravi a guardarci indietro e a reagire immediatamente a una prestazione davvero scadente. Non possiamo che la gente ci batta le mani dopo una prestazione del genere. Durante l’anno capitano questo tipo di prestazioni. Ora dobbiamo essere bravi a reagire. Dobbiamo tirare fuori il carattere e ripartire con un certo impegno e tensione, senza ascoltare e leggere. Ci criticheranno, ma adesso dobbiamo reagire per cercare di ripartire. Mi assenterò un giorno per andare a Coverciano, sono anche tentato di non andare. Ora dobbiamo trascinare la gente”.

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