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    Bari, De Laurentiis: 'Vogliamo tornare presto in Serie A. Lavoreremo sulle multiproprietà'

    Bari, De Laurentiis: 'Vogliamo tornare presto in Serie A. Lavoreremo sulle multiproprietà'

    Conferenza stampa per Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli e nuovo proprietario del Bari. Il numero uno ha parlato direttamente dal capoluogo pugliese: "Grazie al sindaco per la fiducia accordata alla mia persona e al mio gruppo. Io da bambino giocavo a basket, non a calcio. Quindi mio padre mi portava a vedere il Napoli, però a scuola si giocava molto a calcio e a basket. Poi, nel 1996 Veltroni decise di trasformare i club. Era una cosa strana, non si capiva cosa fossero. Sembrava quasi uno specchio riflettente di chi voleva ottenere altre cose attraverso il calcio. La riconoscibilità mediatica o altre situazioni. A un certo punto Veltroni ha cambiato qualcosa, concetto ribadito dalla Uefa col Fair Play Finanziario. A 19 anni ho iniziato il percorso nel cinema. Ho realizzato circa 400 film".

    SUL NAPOLI - "Poi ho pensato al calcio insieme al cinema, la mia famiglia viene dalla Campania e abbiamo pensato di prendere il Napoli. Mi sono avvicinato al Napoli fallito, non esisteva più. Mi venne consegnato un pezzo di carta nel 2004, feci la Serie C che ha insegnato tantissimo. Poi la B e la cavalcata fino alla Serie A, una crescita con nove anni di fila in Europa. Gli olandesi hanno scelto il Napoli come il club più cresciuto al mondo negli ultimi dieci anni. Quando mi hanno informato del Bari ero in ritiro a Dimaro con la squadra, volevo vivere tutte le fasi del Napoli di Ancelotti. Mi ha chiamato il sindaco, non abbiamo avuto un rapporto semplice. Ho detto che era inadeguato. Ho provato a chiamarlo per ore, senza ricevere risposta. Dopo ci siamo parlati, ci siamo trovati e ho detto che non posso fare una commistione tra Napoli e Bari".

    SUL BARI - "Il Bari ha la sua storia, rappresenta un territorio che ho sempre amato. Napoli ha altra storia e rappresenta un'altra terra che amo. Noi siamo insieme ai tifosi, anche se poi negli ultimi venti anni i sostenitori si sono allargati perché ci sono quelli da stadio normale e quelli da stadio virtuale. Cioè quello che vede le gare in tv, in rete. Noi dobbiamo essere vicini a tutti loro, rispettando le tifoserie e rappresentando i club. Bisogna capire anche come avvicinarci allo stadio reale, con famiglie e bambini. Come fa una famiglia di 4 persone ad andare allo stadio? Il Bari ha una storia composta, lunga, di 110 anni. In questi anni ci sono state stagioni belle e altre meno belle. Vogliamo una cavalcata rapida per provare a tornare in Serie A. Vogliamo lavorare sulle regole che non permettono di avere due squadre in A con la stessa proprietà. Vogliamo un cambiamento epocale".

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