Bari, dg Garzelli:| 'Iscrizione? Noi ci saremo'
Il futuro del Bari è ancora un'incognita. La crisi societaria del club biancorosso non ha finito di riverberare i suoi nefasti effetti. Non bastassero i sei punti di penalizzazione incamerati nell'attuale torneo, ora si addensano nubi anche sull'iscrizione al prossimo campionato. In particolare, preoccupano gli oneri da assolvere entro il 14 maggio, relativi alle ritenute Irpef dei trimestri aprile giugno e ottobre-dicembre 2011, nonché gennaio-marzo 2012. Un esborso di quasi cinque milioni che, qualora non fosse versato, si tradurrebbe nella sottrazione di tre punti da scontare nella stagione ventura. Un passivo che si aggiungerebbe alla probabile penalizzazione derivante dal calcioscommesse, nel quale il Bari risponderà per responsabilità oggettiva del comportamento fraudolento dei suoi tesserati (Andrea Masiello in testa). Ai tanti interrogativi, risponde il direttore generale Claudio Garzelli che, pur ostentando una certa fiducia, descrive la situazione con crudo realismo.
Direttore Garzelli, nelle ultime ore ha ricordato che il Bari ha ancora diversi problemi da risolvere. Perché?
'Chiarisco immediatamente che lo stato del club non ha subito un peggioramento. Anzi: i pagamenti degli emolumenti arretrati effettuato lo scorso febbraio ha aperto uno spiraglio in positivo. Il progetto finanziario stilato per salvare il Bari ed iscriverlo al prossimo campionato prosegue. Ma il lavoro che ci attende non è semplice. In fondo, le ripetute penalizzazioni subite, per quanto alcune siano ingiuste, dimostrano la sofferenza della società'.
Quanti rischi ci sono di mancare la scadenza del prossimo 14 maggio su stipendi e contributi erariali?
'Le retribuzioni sono già state effettuate a fine marzo. Un passo necessario per trovare una soluzione al pagamento dell'Irpef. Faremo tutto il possibile per rispettare il termine imposto dalla Lega, ma l'obiettivo finale è presentarci al prossimo 30 giugno con la documentazione in ordine per perfezionare l'iscrizione. Al momento non sappiamo quale prezzo sia necessario pagare per tagliare tale traguardo. Un accordo con l'agenzia delle entrate? E' una delle tante strade che stiamo battendo. Speriamo di farcela nel migliore dei modi'.
La proprietà non è più disposta a sacrificarsi per il Bari?
'La famiglia Matarrese ci supporta sempre. Dove saremmo ora senza le loro fideiussioni, indispensabili per effettuare i precedenti pagamenti? La proprietà vuole far vivere il Bari, anche se è ferma l'intenzione di cedere il club'.
Già, ma che cosa accadrebbe se non ci fossero acquirenti?
'Finora ce la siamo cavata con le nostre forze. Tuttavia, se riusciremo ad iscrivere la squadra secondo il programma di rateizzazione pensato, il Bari avrà una situazione debitoria snellita e nella norma. Ed a quel punto, non dovrebbe essere proibitivo reperire nuove forze disposte a rilanciare una piazza dalle enormi potenzialità'.
Magari eventuali compratori sono spaventati dalle possibili conseguenze del calcioscommesse.
'Può darsi, anche se rimango dell'idea che, data l'innocenza della società, esclusivamente parte lesa in questa vicenda, non dovremmo incorrere nelle maxi penalità da qualcuno ipotizzate. Adesso il fenomeno si sta allargando e si invoca una rivisitazione della responsabilità oggettiva. Ma non facciamoci illusioni: il processo si svolgerà secondo i vecchi parametri. Ad ogni modo, il pessimismo non serve: occorre solo tanto impegno per aiutare il Bari'.(Corriere del Mezzogiorno - Edizione Puglia)