Bari, altro naufragio:| La B è questione di tempo
Fanno fatica i biancorossi a tenere alto lo sguardo mentre dalla curva riservata agli ospiti partono cori sdegnati. Sanno di averla combinata grossa. Non si gioca così la partita della vita, quella che avrebbe potuto rappresentare il punto di svolta. Non è solo la sconfitta a determinare il giudizio. Piuttosto, la prestazione. Sufficiente nella prima parte, imbarazzante quando sarebbe stato lecito tirare fuori gli attributi. Il Bari naufraga a Brescia il giorno in cui Cesena, Catania e Lecce segnano il passo. Crolla il castello della speranza, si avvicina il momento del ritorno all'inferno. Finisce il tempo delle tabelle di marcia, non c'è nemmeno più la forza per abbozzare uno straccio di progetto.
Il primo tempo è lo specchio della stagione biancorossa. Con la squadra di Ventura che riesce a ritrovarsi sotto dopo aver giocato e costruito più di un avversario parso modesto. Tuttavia, vince chi fa gol e non ne subisce. Quello che il Bari non riesce a fare da un bel pezzo. La squadra che va in campo nella seconda parte di gara, invece, è un'offesa alla passione di quei tifosi che fino a ieri non volevano saperne di mollare. La sesta sconfitta consecutiva assomiglia a una condanna. Definitiva. Se non fosse che la matematica rimanda tutto a primavera. Ormai è solo una questione di tempo.
(Gazzetta del Mezzogiorno - Edizione Puglia)