Bari all'asta, Speduti molla Paparesta: 'Colpa degli indiani'
"Due fatti mi hanno indotto a ritenere conclusa l'esperienza in comune: la gestione della comunicazione e il ruolo degli indiani. Per quel che riguarda la comunicazione, più volte ho invitato Gianluca ad essere prudente, restando inascoltato. La divergenza operativa, invece, è sorta sul ruolo degli indiani. Ad un certo punto avevo io, in prima persona, trovato degli investitori seri disposti ad entrare nel capitale con gli indiani. In tal senso mi ero recato presso la Gm Bank, unica Banca d'Affari del meridione al fine di trovare una soluzione che permettesse, attraverso un contratto finanziario, di ricevere un fido per i famosi 3 milioni. Insomma, l'operazione era sul punto di essere chiusa, quando Gianluca ha bloccato me e gli indiani, sostenendo di avere in mano un gruppo finanziario di respiro europeo, pronto a rilevare il Bari al 100%. Quando sabato sera mi ha riferito del naufragio anche di questa trattativa, ho pensato che non ci fossero più margini per andare avanti insieme".