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Baresi: 'Milan, dopo il buio torna la luce. Io ho fatto 2 anni in B, poi ho vinto tutto. A Gattuso serve... Rivera'
SU RIVERA - "All’inizio faticavo a dargli del tu, anche se lui mi ripeteva di chiamarlo Gianni. Mi ha aiutato molto, perché aveva personalità e semplicità al tempo stesso. A Milanello mi faceva sempre mangiare al tavolo con lui e Bigon, che nel ritiro estivo sembrava destinato a fare il libero. Io pensavo di andare in prestito in qualche squadra di B e invece Liedholm, che mi aveva fatto esordire l’anno prima, mi diede subito fiducia. Così giocai sempre io come libero".
SU LIEDHOLM - "Quello è stato il suo capolavoro. Eravamo una buona squadra, ma nessuno pensava che potessimo vincere lo scudetto, perché la Juventus e l’Inter erano favorite. E invece Liedholm, con il suo equilibrio e la sua ironia, diede una lezione a tutti. Ricordo che alla vigilia di un derby nascose anche a noi l’infortunio di Rivera. Mandò in campo a sorpresa due punte, affiancando Sartori a Chiodi e vincemmo 1-0 con un gol di Maldera".
SUL MILAN DI OGGI - "Chi prenderei per la squadra attuale? Facile: Rivera, perché era un campionissimo, un esempio in campo e fuori. Cosa direbbe Liedholm? Direbbe che ci vuole pazienza, perché lui era un tipo calmo, anche se ogni tanto si arrabbiava. Un personaggio come lui manca a tutto il calcio italiano, perché aveva carisma, eleganza e sapeva sempre vedere più lontano degli altri".
SUL FUTURO DEL MILAN - "Un passo per volta. Prima pensiamo a battere il Bologna, perché dobbiamo fare la corsa su noi stessi e se vinciamo le partite che rimangono il quarto posto è ancora possibile. Il Milan ha la fortuna di avere un grande pubblico che non ci ha mai abbandonato. Sono convinto che con questa nuova proprietà, i tifosi torneranno a rivedere un grande Milan. E lo dice uno che è stato due anni in B, ma poi ha vinto tutto. Perché dopo il buio torna sempre la luce. Basta avere pazienza, come direbbe Liedholm".