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Barella vale oro, da solo cambia il centrocampo dell’Inter
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La verità è che c’è moltissima differenza tra un’Inter che può contare su Barella in piena fiducia e un’Inter che deve accontentarsi di averlo a mezzo servizio o comunque scarico. Perché da solo l’ex Cagliari può cambiare la faccia dell’intero centrocampo nerazzurro, trasformando l’Inter da piatta a dinamica. Le sue corse, gli inserimenti, la qualità nel palleggio: il miglior Barella ha pochi rivali in Serie A e dopo qualche settimana di attesa, l’Inter ha finalmente potuto riabbracciarlo a Napoli. E dire che l’inizio della partita non era neanche stato tra i più promettenti, con Elmas che riusciva a togliergli riferimenti. Poi la reazione e la costante crescita di rendimento minuto dopo minuto, fino ad avviare anche il terzo gol nerazzurro con quella sventagliata che pesca libero Cuadrado sulla fascia destra.
E chissà se lui, appassionato di vini, domani rispetterà la tradizione stappando una buona bottiglia da intenditore. Lo fa sempre per festeggiare un traguardo raggiunto e sicuramente segnare il primo gol in campionato è un qualcosa che Barella stava desiderando da un po’. Un peso in medo da portarsi sulle spalle, al di la di ogni moralismo o discorso che privilegia la squadra al singolo. Perché è vero, in ogni sport di squadra il noi deve prevalere sull’io, ma per natura i calciatori si caricano anche con le statistiche personali e alla voce gol, Barella leggerà finalmente quota 1 (per adesso). Una soddisfazione che al Maradona, visti i precedenti, non era per niente scontata. Nell’Inter che sprinta a Napoli c’è la partecipazione attiva di Nicolò Barella, un recupero che per l’Inter vale probabilmente più dell’oro.