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Barella serve all'Inter, non alla Roma: a Fonseca manca tutto tranne i centrocampisti
Barella è un giovane già pronto, un calciatore destinato probabilmente a diventare un campione. Niente da obiettare, insomma, sulla scelta della Roma. Sempre che non si allarghi lo sguardo all’intero organico a disposizione di Fonseca, perché allora ci viene un dubbio enorme: siamo sicuri che, per i giallorossi, abbia un senso spendere 50 milioni per Barella?
Alla Roma manca tanto, quasi tutto: il portiere, perché Olsen è impresentabile; i centrali difensivi dopo l’addio di Manolas, di gran lunga il migliore nel ruolo; il centravanti visto che, in previsione dell’addio di Dzeko, l’unico rimasto sarebbe Schick, peraltro una seconda punta. Abbondano solo i centrocampisti, giovani e di qualità: da Pellegrini a Cristante, dal nuovo acquisto Diawara a Zaniolo, senza contare Nzonzi (finché non parte) e Pastore (che può giocare trequartista nel 4-2-3-1 di Fonseca).
Barella per la Roma non è inutile, perché un giocatore così non lo è per nessuno, ma è certamente un “di più”: un eccesso, un lusso. I 50 milioni, se ci sono, potrebbero essere investiti per un grande difensore o un centravanti super, al limite per l’uno e per l’altro, ma la scelta di impiegarli per un centrocampista - per quanto forte e giovane - non la comprendiamo.
L’Inter, con quel centrocampo di giocatori vecchi (Borja Valero) o non entusiasmanti (Gagliardini, Vecino), ne ha certamente molto più bisogno della Roma. E’ anche per questo che Barella vorrebbe andare a Milano. L'offerta dei nerazzurri, però, per il momento non accontenta il Cagliari. Un affare pieno di contraddizioni.
@steagresti