Bardi, Bianchetti, Biraghi, Caldirola, Donati: l'Inter ha un tesoro nella difesa dell'Under 21. Ora forse l'ha capito
Cognomi e nomi, in rigoroso ordine alfabetico:
Bardi Francesco, 21 anni, portiere dell'Under 21, in questa stagione in prestito al Novara. Cartellino di proprietà dell'Inter.
Bianchetti Matteo, 20 anni, difensore dell'Under 21, in questa stagione in prestito al Verona. Cartellino di proprietà dell'Inter.
Biraghi Cristiano, 20 anni, difensore dell'Under 21, in questa stagione in prestito al Cittadella. Cartellino di proprietà dell'Inter.
Caldirola Luca, 22 anni, difensore e capitano dell'Under 21, in comproprietà fra Inter e Cesena, in questa stagione in prestito al Brescia.
Donati Giulio, 23 anni, difensore dell'Under 21, in questa stagione in prestito al Grosseto. Cartellino di proprietà dell'Inter.
La splendida vittoria della Giovane Italia di Mangia sull'Inghilterra, nella prima gara della fase finale dell'Europeo scattato in Israele, ha esaltato la prodezza di Insigne e la strepitosa parata di Bardi che ha salvato il successo all'ultimo secondo. L''affermazione degli azzurri è stata ancora più significativa, tenuto conto che gli inglesi non avevano subito un gol nell'arco delle precedenti 9 gare.
Ma i tifosi dell'Inter hanno potuto ammirare anche l'impeccabile prestazione della difesa dell'Under 21, tutta di scuola nerazzurra. Sebbene il paradosso, l'ennesimo di una stagione infelice, sia urticante. In serie A, la squadra allenata da Stramaccioni ha incassato 59 gol in 38 incontri, inanellando 16 sconfitte che costituiscono il nuovo record negativo assoluto nella storia ultracentenaria del club di Moratti.
Ora, se è vero che Bardi in questo campionato sarebbe stato chiuso dal suo idolo Handanovic, acquisto molto azzeccato, è altrettanto vero che non si capisce come mai, nessuno degli altri quattro difensori abbia potuto avere una chance in una prima squadra guidata dall'ex tecnico della Primavera.
Obiezione: come Bardi, anche Bianchetti, Biraghi, Caldirola e Donati sono stati mandati a farsi le ossa in serie B. Bravi. Ma, se il settore giovanile dell'Inter che, fra il 2006 e il 2011, ha vinto tutti i titoli possibili e immaginabili, sforna talenti a getto continuo al punto che cinque di loro diventano titolari dell'Under 21, ma la società li spedisce altrove, che senso ha?
Nessuno. Adesso, guardandoli fare grandi cose in tv, forse adesso l'Inter l'ha capito.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com