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    Barcellona, il ciclo è davvero finito

    Barcellona, il ciclo è davvero finito

    • Federico Albrizio
    Non c'è remuntada al Camp Nou, ma soprattutto non c'è storia: la Juventus supera indenne il ritorno in Spagna e passa alle semifinali, uccidendo definitivamente il Barcellona, o quel che ne rimaneva. Il 6-1 rifilato al PSG ora appare più come un canto del cigno, un ultimo squillo tra il poker subito dai parigini (primo campanello d'allarme) e il tris incassato allo Stadium.

    Il Barça abdica, e lo fa nel peggiore dei modi: 0 gol nel doppio confronto nella fase a eliminazione diretta della Champions non si vedevano dal 2013, dalle sei reti incassate complessivamente nella semifinale contro il Bayern Monaco, poi campione d'Europa (come era accaduto prima, nel 2007/08, al Manchester United). Come allora, anzi peggio, perché questa volta la squadra di Luis Enrique esce a testa bassa, annichilita dai bianconeri. Messi si accende solo a intermittenza, Neymar è fumoso, Suarez inesistente: il Barcellona è capace di costruire solo un paio di occasioni utili (conclusioni di Messi e Sergi Roberto a lato di poco), salvo poi darsi alla frustrazione e a reiterate proteste che hanno l'unico effetto di irritare arbitro e spettatori e permettere invece alla Juventus di portare a casa il risultato con relativa tranquillità.

    Gli applausi dagli spalti (dedicati anche a una Juve meritevole) non curano le ferite, le lacrime di Neymar a fine partita raccontano molto di più: il ciclo è finito, il Barcellona che il mondo conosceva è morto e a fine stagione dovrà cambiare drasticamente pelle. A partire dall'allenatore, aver annunciato l'addio di Luis Enrique con così largo anticipo si è rivelato un boomerang per i blaugrana, per poi passare ai giocatori: troppi non sono al livello di quanto mostrato dal club catalano negli ultimi anni, acquisti sbagliati (André Gomes) e altri innesti sopravvalutati (Sergi Roberto); con la grana del rinnovo di Messi che ancora tormenta i corridoi della sede societaria. Il tutto con il Clasico contro il Real Madrid alle porte, partita da non sbagliare per provare a dare un ultimo senso alla stagione ed evitare una sconfitta che potrebbe chiudere nel peggiore dei modi la storia di una squadra che a suo modo ha cambiato il calcio.

    @Albri_Fede90

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