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    Barcellona, Messi rompe con Luis Enrique: Chelsea, PSG e City sognano

    Barcellona, Messi rompe con Luis Enrique: Chelsea, PSG e City sognano

    La totalità della stampa spagnola è scatenata nell'analizzare tutti gli aspetti della crisi del Barcellona, che dal campo, dopo il ko contro la Real Sociedad, si è trasferita immediatamente negli uffici del club blaugrana. Ieri è saltata, dopo l'enorme pressione esercitata da tifosi e media, la testa del direttore sportivo Andoni Zubizarreta, cacciato con uno scarno comunicato sul sito internet del club dal presidente Josep Bartomeu. A condannare in maniera definitiva l'ex portiere del Barça di Crujff, in carica come responsabile del mercato dal luglio 2010 e con 442 milioni di euro spesi non sempre benissimo per rinforzare la squadra (oltre agli errori della campagna acquisti della scorsa estate, gli si imputano soprattutto le cessioni di Yaya Tourè e Thiago Alcantara e la svendita di Ibrahimovic a 24 milioni di euro dopo i 70 più Eto'o versati la stagione precedente all'Inter), le parole nel post-partita dell'Anoeta sul blocco del mercato imposto dalla Fifa fino a gennaio 2016 per il tesseramento irregolare di giocatori minorenni: "Io ho le mie colpe, ma di questa situazione era perfettamente a conoscenza anche Bartomeu, che all'epoca dei fatti era il vicepresidente sportivo della società", il duro attacco del basco.

    SCOPPIA IL CASO MESSI - E se la curiosità è grande per la conferenza stampa convocata domani da Bartomeu e dai vertici dirigenziali del club per conoscere il nome del suo sostituto (Monchi del Siviglia e Macia della Fiorentina i papabili), a creare ulteriore panico tra i sostenitori catalani sono stati anche l'addio dello storico capitano Carles Puyol, considerato molto vicino a Zubizarreta e da ieri dimissionario a sua volta dal suo incarico da dirigente e l'esplosione del caso Messi. Mundo Deportivo e Sport, i giornali più vicini del Barcellona, hanno denunciato la rottura totale tra l'asso argentino e il tecnico Luis Enrique, una frattura diventata insanabile dopo la panchina riservatagli nel primo match di Liga del 2015. I due avrebbero avuto un confronto molto acceso (che fa seguito ad un altro litigio avvenuto venerdì scorso sul campo di allenamento) che è poi sfociato nella decisione della Pulce di non presentarsi alla seduta di ieri al Miniestadi aperta ai tifosi per una gastroenterite percepita da tutti come un infortunio diplomatico e che mandato su tutte le furie l'allenatore.

    IL CHELSEA E INSTAGRAM - Dal canto suo, Luis Enrique sa di essere fortemente a rischio quando ci troviamo solamente a metà stagione. Sempre secondi fonti vicine al club, saranno decisive la prossime gara di Copa del Rey contro l'Elche ma soprattutto lo scontro diretto con l'Atletico Madrid di domenica prossima a decidere le sue sorti; mancanza di gioco e assenza totale di rapporti con i senatori della squadra le accuse principali mosse all'ex allenatore della Roma. Ma a spaventare il mondo barcelonista è la prospettiva di perdere Leo Messi al termine della stagione; dopo le voci delle scorse settimane sull'offerta monstre da 250 milioni di euro del Paris Saint Germain, anche Chelsea e Manchester City sono pronte ad approfittare della situazione e destato più di un sospetto la decisione dell'argentino di seguire da ieri il profilo Instagram della società londinese.

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