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    De Zerbi, i suoi agenti a Barcellona per il post Xavi: i piani del Brighton e le alternative delle big europee

    De Zerbi, i suoi agenti a Barcellona per il post Xavi: i piani del Brighton e le alternative delle big europee

    • Gabriele Stragapede
    Era il 18 settembre 2022 quando Roberto De Zerbi, reduce dalla prima esperienza all’estero della sua carriera da allenatore (alla guida dello Shakhtar Donetsk, in Ucraina), cominciava la sua avventura in Premier League sulla panchina del Brighton. È passato meno di un anno e mezzo da quel primo passo Oltremanica, ma il nome dell’ex tecnico del Sassuolo è già arrivato a essere in auge per i migliori top club europei. Merito di un gioco aggressivo, ma funzionale, offensivo, ma attento alle dinamiche, propositivo, ma di qualità. Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto di aver regalato ai Seagulls la prima storica qualificazione in Europa, grazie al 6° posto nella scorsa Premier League, che è valsa l’accesso all’Europa League di questa stagione. Quasi 70 partite dopo (un conto destinato ad aumentare sino al termine dell’annata) si parla di Roberto De Zerbi come un predestinato, un allenatore pronto a prendere le redini di una big. Vero, ma quale?

    LIVERPOOL – La prima pista è quella più ovvia (oltre a essere tra le più recenti) è quella della permanenza in Premier League, alla guida, però, del Liverpool. Jurgen Klopp ha annunciato, infatti, che al termine della stagione si prenderà un anno di pausa. Le energie del tedesco sono terminate e i Reds si troveranno con una situazione da risolvere nei prossimi mesi. Una decisione andrà presa il prima possibile, anche per programmare quella che, a tutti gli effetti, rischia di essere una stagione zero.

    LIVERPOOL, CHI PUO’ DARE L’ADDIO DOPO KLOPP?

    Per questo, ad Anfield, stanno valutando il profilo di De Zerbi, vista la sua innata capacità di plasmare giovani talenti e amplificare il talento già presente in rosa. Sarà complesso, visto che il Brighton ha blindato l’italiano con un contratto quadriennale sino al 30 giugno 2026 e un ingaggio pari a 2 milioni di sterline (si parla di circa 2,3 milioni di euro l’anno). Non sarà la questione economica a complicare i piani del Liverpool, che sta sondando il suo profilo per il futuro, ma la concorrenza. Il Liverpool, infatti, non è l’unico club che busserà alla porta di De Zerbi.

    BARCELLONA – Altrettanto recenti sono le dichiarazioni di Xavi che, nelle ultime settimane, ha annunciato che lascerà la panchina del Barcellona al termine della corrente stagione. Un passo indietro da parte di una bandiera del club blaugrana che ha compreso che il suo percorso alla guida dei catalani non ha soddisfatto la proprietà e non ha ottenuto gli effetti sperati. Al di là della vittoria della Liga, il Barcellona non è tornato una società dominante in Europa, dove non è più competitiva ormai da anni e in quest’annata è distante anni luce dalla vetta del campionato, oltre a essere già uscito dalla Copa del Rey e aver perso il Clasico in finale di Supercoppa Spagnola contro il Real Madrid. Il talento, a Barcellona, non manca, soprattutto dopo gli ultimi esordi dalla Masia. E quale miglior tecnico, se non De Zerbi, per guidare la nuova era di giovani prospetti in Catalogna? Il nome di De Zerbi è accostato, insieme a Rafa Marquez (ora alla guida del Barca B), Thiago Motta del Bologna, Michel del Girona e la suggestione Luis Enrique, attualmente al PSG. Una grana da risolvere in casa Barcellona per Deco e Laporta, ma sembra che sia un nodo che vogliano sciogliere a breve termine, visto che, come riportano i media spagnoli, gli agenti dell'allenatore italiano si trovino in Catalogna proprio in questo momento (i procuratori di De Zeri gestiscono anche gli interessi di Araujo e le parti stanno valutando il rinnovo) per incontrare la dirigenza blaugrana e pianificare un suo arrivo in Spagna a partire dal prossimo 1° luglio.

    E IN ITALIA? - Ma se il futuro di De Zerbi fosse un salto nel passato? Non a un club già allenato (sia chiaro), ma comunque un ritorno nel campionato di Serie A. Nella massima serie italiana, ci sono alcune squadre che stanno valutando il nome di De Zerbi. Dal Milan, nel caso in cui l’avventura di Stefano Pioli giungesse al termine a giugno (Conte e Thiago Motta sono in pole per sostituirlo), al Napoli che, con tutta probabilità, non confermerà Walter Mazzarri e si affiderà a una nuova guida per il futuro corso del club azzurro. Magari dalla Roma, anche se molto dipenderà dalle prestazioni che otterrà De Rossi sino a fine stagione, e perché no dalla Juventus, se straordinariamente il secondo ciclo di Allegri terminasse in estate. La sostanza, alla fin fine, è che De Zerbi sia pronto per un ulteriore passo in avanti nella sua carriera professionale e che un ritorno in Serie A possa essere funzionale alla sua carriera.

    LA POSIZIONE DEL BRIGHTON – Complesso, comunque, sarà sottrarlo ai Seagulls, date anche la recenti dichiarazioni dello stesso De Zerbi: "Di solito lavoro per essere felice e divertirmi e mi sento molto bene a Brighton. Ho un ottimo rapporto con i giocatori, con il club, con Tony Bloom (il presidente), con Paul Barber (amministratore delegato), con David Weir (direttore tecnico) e tutti coloro che lavorano qui. Stiamo parlando del nuovo contratto ma al momento sono solo discussioni, non c'è nulla di chiuso. Dobbiamo pensare agli obiettivi: se coincideranno con quelli del club, sarà un onore per me lavorare a Brighton. Non cerco di raggiungere un livello più alto. La cosa più importante per me è lavorare seriamente, con una buona squadra, buoni giocatori. Per me è importante fissare un obiettivo importante". Si lavora a un contratto più lungo, con un ingaggio più alto. Le parti si aggiorneranno, la trattativa non sarà breve. Prima gli obiettivi sul campo, poi il futuro. Un futuro al quale i top club europei pensano sin da adesso. L’Europa lusinga De Zerbi, il Brighton prova a correre ai ripari e studia il rinnovo (visto il contratto in scadenza il 30 giugno 2026).

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