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  • Il Barcellona va al TAS contro la FIFA: respinto l'appello e mercato bloccato

    Il Barcellona va al TAS contro la FIFA: respinto l'appello e mercato bloccato

    Era già stato fermato il 2 aprile dalla FIFA il Barcellona per "dieci violazioni riguardanti il trasferimento di calciatori minorenni" nella cantera, ma  il ricorso presentato d'urgenza dal club aveva convinto il board direttivo della federazione internazionale a sospendere il 23 aprile la pesante sanzione che prevedeva una multa di 370 mila euro e il blocco del mercato per due sessioni. 

    RICORSO RESPINTO - Dopo aver esaminato l'appello del club, la FIFA ha però confermato la prima sentenza confermando le violazioni "gravi" nel tesseramento di giovani calciatori minorenni. Ecco il comunicato ufficiale: "La Commissione di Appello della FIFA ha deciso di respingere il ricorso presentato dal Barcellona e dalla Federazione Spagnola (RFEF) e di confermare nella sua interezza la decisione presa dalla Commissione Disciplinare della Fifa nei rispettivi casi in relazione alla protezione dei minori. 

    Per questo il Barcellona dovrà osservare un ban sul mercato che vieterà al club il tesseramento di nessun giocatore, sia nazionale che internazionale per due sessioni complete e consecutive a parte da gennaio 2015 poichè il ricorso del club aveva avuto un effetto sospensivo. Il Barcellona dovrà inoltre pagare una multa di 450.000 franchi (370mila euro circa) e gli sarà concesso un periodo di 90 giorni a partire da oggi per mettere in regola la stiuazione di tutti i minori presi in considerazione nel corso delle indagini".

    RICORSO AL TAS - Immediata la replica del Barcellona che ha annunciato attraverso i propri canali ufficiali che presenterà un nuovo ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport. Ecco il comunicato apparso sul sito del club: "Davanti alla risoluzione dettata dalla Commissione d'Appello della FIFA per le irregolarità in relazione all'acquisto e l'iscrizione di giocatori minori di 18 anni, il Barcellona comunica che continuerà a difendere i propri interessi davanti alle massime istanze giuridiche sportive e in questo caso davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS)".

     

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