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Barcellona, Koeman: 'Pensavo che Suarez andasse alla Juve'
AIUTI AL CLUB - "Per esempio favorendo la cessione di Emerson Royal o altri giocatori. Ho detto alla società che avevamo già tre terzini destri. Con Griezmann è stato lo stesso, con l'aggravante che si trattava dell'ultimo giorno, senza il tempo necessario per trovare un sostituto. Aveva un contratto importante e la sua cessione ha contribuito a migliorare la situazione finanziaria. Non potevo dire no. L'arrivo di de Jong però era programmato: avevo già parlato con lui a inizio agosto per capire se c'era possibilità di ingaggiarlo. Volevo un attaccante con caratteristiche diverse e lo conosco molto bene. Ci darà molte soluzioni, in effetti mi chiedo come mai il Barça non abbia mai avuto un giocatore come lui".
SUAREZ E JUVE - "Pentito? No. Sono venuto qui per cambiare alcune cose nella squadra e abbiamo pensato che sarebbe stata una buona cosa. Pensavamo che sarebbe andato alla Juventus e non all'Atletico Madrid, ma non bisogna mai pentirsi di aver preso una decisione consapevole per il bene della squadra e del club".
ADDIO MESSI - "Una bastonata molto forte. Tutta la pianificazione della stagione è stata fatta su di lui. Anche Leo, dopo quello che è successo la scorsa stagione con il burofax, era super motivato; perdere il migliore del mondo così è una cosa che ti fa male e ti colpisce. Se n'è andato un simbolo. Abbiamo sempre cercato di creare un ambiente e una squadra in cui si sentisse a suo agio. Qui ci sono ragazzi con un grande futuro e si sentiva fiducioso".