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Barcellona, il piano per il ritorno di Messi: tra ostacoli economici e incastri tattici
LA QUESTIONE ECONOMICA - Sarebbe un ritorno ancora più clamoroso dell'addio; Laporta farà tutto ciò che può per realizzarlo anche se gli ostacoli non sono pochi e il margine di manovra è limitato. Prima di tutto c'è l'aspetto economico, ovvero il motivo per cui le strade tra Messi e il club spagnolo si sono divise. Come riferisce il quotidiano, l'argentino dovrebbe accettare una riduzione dello stipendio rispetto a quello che guadagnava prima al Barcellona e adesso al Psg. Da questo punto di vista, se il club riuscisse a liberarsi di alcuni ingaggi pesanti come quello di Piqué, Depay, Jordi Alba e De Jong, la strada si farebbe meno complicata.
LA QUESTIONE TATTICA - C'è poi da considerare che Messi tornerebbe all'età di 36 anni in una squadra che ha iniziato la ricostruzione da quando è arrivato Xavi. Il tecnico nonché ex compagno di Lionel non si opporrebbe al ritorno, anzi, ma è consapevole che avrebbe un compito non semplice, ovvero inserire l'argentino senza oscurare i nastri nascenti come Gavi e Pedri. Così come da trovare sarebbe il giusto incastro con Lewandowski. Inoltre, il sette volte pallone d'oro dovrebbe accettare anche di poter avere un ruolo - almeno in alcune circostanze - secondario a seconda delle scelte dell'allenatore. Tutti fattori che possono essere superati se c'è la volontà di ritrovarsi e a Barcellona sono sicuri che da parte di Lionel, la voglia di tornare a "casa" non manca.