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    Barcellona, i motivi del crollo di Bilbao

    Barcellona, i motivi del crollo di Bilbao

    Vivere a 34 anni la serata più bella della propria carriera, realizzando una splendida tripletta al San Mames, nella finale di Coppa di Spagna, contro i campioni di Spagna e d'Europa del Barcellona, una delle squadre più forti di tutti i tempi: impossibile? No, se ti chiami Aritz Aduriz e giochi nell'Athletic Bilbao. Dieci anni dopo Diego Forlan, che nel maggio 2005 in Barcellona-Villarreal mise a referto tre reti, un attaccante torna a realizzare una tripletta contro i blaugrana. Altro eroe della serata di ieri è Mikel San Josè, autore di un incredibile gol da centrocampo, sfruttando un'uscita avventurosa di ter Stegen. Ora a Luis Enrique servirà un miracolo per ribaltare il risultato: il ritorno si giocherà al Camp Nou lunedì 17 alle 22, per il sextete servirà la remuntada.

    SCUSANTI BLAUGRANA - Uno dei pregi del Barcellona di Luis Enrique è sempre stata la solidità difensiva, l'equilibrio che il tecnico aveva saputo dare a una squadra con caratteristiche e mentalità ultra-offensive: i limiti di Bartra e la disabitudine di Vermaelen hanno però complicato notevolmente le cose. Inoltre il calendario non ha aiutato il Barcellona a presentarsi al top nei primi due appuntamenti della stagione: giocarsi due Supercoppe in tre gare datate 11, 14 e 17 agosto non è il massimo, soprattutto se le sfidanti sono due squadre spagnole e se il primo trofeo devi andare a prendertelo in Georgia. Luis Enrique è stato inoltre criticato per aver lasciato Piqué, Rakitic, Iniesta e Busquets in panchina. Oltre a questo, probabilmente è stata punita anche un po' di supponenza: ieri, alla vigilia del match, il titolo in prima pagina del Mundo Deportivo era "Quinta Copa", come se giocare al San Mames fosse una formalità. Non lo è stata.

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