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    Barcellona, caso Neymar: Bartomeu a processo per evasione

    Barcellona, caso Neymar: Bartomeu a processo per evasione

    Il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, è accusato di un presunto reato fiscale con l'ipotesi di evasione di 2,8 milioni sul contratto del fuoriclasse brasiliano Neymar. Nell'inchiesta sono imputati anche l'ex presidente del club blaugrana, Sandro Rosell e il Barcellona, accusati di un reato societario e di due reati fiscali.

    L'ACCUSA - Secondo il magistrato inquirente, durante il mandato di Bartomeu non è stata effettuata una trattenuta di 450mila euro sul contratto sui diritti di immagine dell'attaccante relativi all'anno scorso, né sui 22.500 euro che il club ha pagato al padre e rappresentante del calciatore. L'Agenzia Tributaria ravvisa indizi di "vari reati fiscali" nel pagamento delle tasse relative al 2011, 2012 e 2013 per la contrattazione di Neymar, costata al club 94 milioni.

    LA DIFESA - Pur negando irregolarità nella contrattazione dell'attaccante brasiliano, il club ha presentato lo scorso settembre al Fisco spagnolo una dichiarazione complementare per 13,5 milioni. Tuttavia l'Agenzia Tributaria non ha ritenuto sufficiente il pagamento, sostenendo che "il Barcellona aveva il dovere di ritenere l'Irpef sui precedenti pagamenti del contratto del calciatore, per cui non ha tributato la parte corrispondente ai 5 milioni, relativi al 2011, in cui pagò Neymar 40 milioni". 

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