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    Milanmania: Balotelli, torna! E' rossonero nel DNA e placherebbe Raiola, serve altro?

    Milanmania: Balotelli, torna! E' rossonero nel DNA e placherebbe Raiola, serve altro?

    • Carlo Pellegatti
    Pazza idea! Perché non cominciare un morbido sondaggio con Mino Raiola, affinché il più forte attaccante italiano, Mario Balotelli, possa ritornare a giocare nel Milan?

    Immagino già un attacco con Supermariò, così lo chiamavano a Nizza, come cuspide del tridente, con Cutrone e André Silva a completare, in rosa, l’attacco rossonero. Un attacco formidabile, grazie alla classe purissima di Balo, confermata in Francia nelle ultime due stagioni. E’ però un giocatore maturato anche quanto a carattere, spirito di sacrificio e sotto l’aspetto tattico. Non è a parametro zero, si dice il suo prezzo sia intorno ai 10 milioni di euro, ma se i dirigenti di Via Aldo Rossi cercassero un attaccante di questo valore, lo pagherebbero 40 /50 milioni. Balotelli costa dunque meno, molto meno.

    Poi, non dimentichiamolo mai, il numero 45 di milanista memoria, ha l’acidodesossiribonucleico totalmente colorato di rossonero, un DNA che lo convincerebbe a ritornare da protagonista a San Siro.

    Un problema i rapporti tra Mino Raiola e il Milan? Credo che molti abbiano sentito parlare di Real Politik, usata a Otto Von Bismarck, prima di lui dal Cardinale Richelieu e dal Conte Cavour. Allora… Balotelli vuole tornare in Italia, anche se Marsiglia, ancora in Europa League, cercherà di ammaliarlo. Mario merita, in ogni caso, una grande squadra. Non sembra che Roma e Napoli abbiano, per ora, intenzione di acquisire il Campione bresciano. Genoa e Parma, pur piazze importanti, difficilmente possono lottare per le prime piazze della classifica. Il Milan del girone di ritorno ha dimostrato che, nella prossima stagione, potrebbe essere una squadra di vertice.

    Sono sicuro che Gattuso, bravo a trasformare Calhanoglu da eccellente giocatore a attaccante spettacolare, potrebbe essere la figura più adatta per una definitiva esplosione di Balotelli. Poi due vecchi cuori rossoneri si intenderebbero presto, sotto la bandiera che hanno sempre amato. Sul piano tattico, sembra poi il giocatore che, se ispirato, può regalare assist splendidi ai compagni, ma soprattutto può permettere gli inserimenti dei centrocampisti, da Kessie a Bonaventura.

    Dunque, torniamo alla Real Politik, che significa appunto realismo, pragmatismo, un modo di operare che Mino Raiola conosce bene. Non credo che il procuratore italo-olandese respingerebbe, per questioni di principio, un colloquio sull’argomento con Massimiliano Mirabelli.

    Balotelli può diventare anche la chiave per calmare le acque intorno a Donnarumma, che potrebbe riprendere la strada verso la vetta di miglior portiere d’Europa. Strada che le vicende intorno a lui, nelle ultime settimane, ha reso più impervia. Anche se qualche tifoso rossonero lo ha già bollato come portiere normale, prima di liberarsi di potenziali presto di potenziali fuoriclasse, come Gigio, ma anche Andrè Silva, rifletterei, e molto. Vedi qualche errore, nel passato. Vieira, per esempio.

    Ho citato il tedesco Otto Von Bismarck, ma chiudo con un altro celebre politologo di casa nostra. Niccolò Machiavelli ha sempre sostenuto che il fine giustifica i mezzi. Se il fine, cioè potenziare l’attacco con un grande campione e far ritornare il sorriso e la forza a Gigio Donnarumma, giustifica il ritorno a eccellenti rapporti tra il Milan e Raiola, che questa nuova atmosfera sia benvenuta!

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