La quiete dopo la tempesta? All'indomani della lite con Roberto Mancini, Mario Balotelli è tornato ad allenarsi regolarmente con il Manchester City. Secondo il Daily Mail, per cercare di salvare la propria carriera l'attaccante italiano ha chiesto aiuto al cappellano del club inglese, don Peter Horlock.

Roberto Mancini gli tende la mano: "Il caso è chiuso - ha dichiarato il tecnico del City -. Mario ha effettuato un intervento duro su un compagno, vorrei vedere un tackle del genere in partita e non nei confronti di un giocatore della nostra squadra. Gli ho chiesto di lasciare il campo, lui si è rifiutato e io quindi l'ho spinto per farlo muovere. E' successo questo, niente di più. Queste cose possono capitare ogni tanto, non verranno presi provvedimenti perché la situazione si è risolta rapidamente. Tra me e Mario non cambia nulla, le mie idee su di lui non sono mutate. Se avrà altre possibilita'? Gliene darò 100 fino a quando vedo che cerca di migliorare e che lavora duro per questo club".

Sullo sfondo restano le voci di mercato su un suo possibile ritorno a Milano, questa volta sulla sponda rossonera del Naviglio. Paradossalmente le smentite dei diretti interessati risuonano come delle conferme, seguendo una strategia volta a far abbassare il prezzo del cartellino, un po' come successe nell'estate del 2010 quando Zlatan Ibrahimovic passò dal Barcellona al Milan guarda caso dopo una lite con l'allenatore Guardiola.

Silvio Berlusconi (luglio 2010): "Ibra non si inserirebbe bene nel nostro spogliatoio".

Mino Raiola (dicembre 2012): "Balotelli non torna in Italia, costa come la Gioconda".
Adriano Galliani (dicembre 2012): "Amo Balotelli, ma sarà molto difficile per l'aspetto economico".
Silvio Berlusconi (gennaio 2013): "Balotelli non mi convince come uomo".