Balotelli in copertina sul Time: 'Sogno di conoscere Obama'. VIDEO
L'attaccante del City sulla prima pagina della rivista Usa: parla di rigori, ma anche di razzismo, politica, figli adottivi e affetti.
Mario Time: "È il fenomeno italiano". Balotelli va in copertina.
"Mio figlio avrà bisogno di una madre che sa dire no, io non credo di saperglielo dire. Ho conosciuto il razzismo quando è arrivata la fama. Vorrei incontrare Barack Obama".
Mario Balotelli sulla copertina di Time non è qualcosa di banale. Time è la rivista americana che in copertina solitamente celebra i personaggi più famosi o influenti o comunque di cui tutti parlano. Balotelli sulla copertina di dicembre è sicuramente speciale. Dentro l'attaccante del City e della Nazionale italiana racconta e una cultura in movimento di un Paese che cambia. "Nel 1990, quando è nato Balotelli, solo un residente in Italia su cento aveva passaporto straniero. Ora sono uno su dodici".
Simbolo - Mario non è però solo il simbolo di una nazione che deve assorbire il multiculturalismo, non è soltanto un talento straordinario o un personaggio che affascina: è un ragazzo complicato, che Time cerca di raccontare a un pubblico che poco sa dei tabloid inglesi o dei giornali sportivi italiani. Parlando della mamma adottiva Silvia, dei genitori naturali, di Raffaella Fico, del bimbo che verrà. "Mio figlio avrà bisogno di una mamma capace di dire di no, perché io lo amerò così tanto che forse non sarò in grado di dirglielo". "Un bambino abbandonato non dimentica".
Infallibile - Mario racconta anche come possa mantenersi infallibile sui calci di rigore, cosa che stupisce gli americani, amanti delle statistiche dello sport: come farà questo ragazzo ad avere il 100 per 100 di realizzazione se persino Messi, il più bravo di tutti, si ferma all’82? Mario ragiona così: "E’ un gioco psicologico fra me e il portiere. Io so come controllare il mio cervello. E quando il portiere si muove prima di me, significa che ha perso".