Baldini resta, non c'è solo Luis Enrique...
'Se fossi la proprietà, rivedrei più la mia posizione che quella di Luis Enrique. Finchè rimarrò io, l'asturiano sarà in sella'. Franco Baldini protegge il cavallo su chi ha puntato l'estate scorsa, in maniera talmente forte da convincere al tempo Sabatini a lasciare la presa su Deschamps. Luis Enrique è stato consigliato da Pep Guardiola, 'è lui l'uomo giusto per costruire un piccolo Barcellona', diceva. Ad oggi, di quel piccolo Barcellona è rimasta soltanto un'idea, divenuta concreta soltanto in poche partite della stagione. Il saldo tra buone prestazioni e figuracce rimane negativo. Proprio le partite contro il Cesena, e ancora prima a Napoli e Bologna, hanno prodotto un'autocritica feroce nei due dirigenti.
Sabatini si sente in colpa per non aver acquistato uno-due difensori a gennaio, Baldini nel non essere riuscito a comunicare alla piazza le aspettative dell'attuale stagione e alla squadra il modo di comportarsi (dopo Lecce è andata in scena una discussione con De Rossi, Heinze e Osvaldo per la frase 'giocatori sopravvalutati'). Ora Luis Enrique è stanco, si sente accerchiato, tutti sono contro di lui. Il nemico è l'ambiente: quindi la stampa e i tifosi. A fine stagione, l'allenatore e i dirigenti tireranno e somme. La proprietà è fermamente motivata nel confermare Luis Enrique, ma se a fronte di altri risultati negativi l'asturiano potrebbe rimettere il mandato: 'E un giorno in meno a Roma', ha commentato ieri malinconicamente. A quel punto, pur con dispiacere, si andrebbe a cercare un tecnico in grado di portare avanti il progetto iniziato la scorsa estate. 'Finche ci sarò io, Luis rimarrà' , ricordate le parole di Baldini? Allora andrà via? Io mi auguro di no, flagellarsi per un errore di valutazione sarebbe esagerato. Eventualmente, si dia una seconda possibilità. Allegri...