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    Baggio ricorda Mazzone: 'Per lui avrei fatto l'impossibile. Quella chiamata per portarmi a Brescia...'

    Baggio ricorda Mazzone: 'Per lui avrei fatto l'impossibile. Quella chiamata per portarmi a Brescia...'

    MI AVEVA CAPITO - "Carletto è stato un gigante di umanità. Per lui avrei fatto anche l’impossibile. Gli ho voluto e gli voglio bene perché è sempre stato un uomo puro. Vero! Con lui c’era un rapporto, senza filtri, di rispetto reciproco. Lui, più di tutti, aveva capito che persona sono. È andato subito oltre quello che gli dicevano di me. Dicevano che rompevo gli spogliatoi e litigavo con gli allenatori. Cazzate! Una verità disintegra mille bugie e chi ha giocato con me, a parte qualche ruffiano, sa qual è la verità. Sa che persona sono, che persona ero. Ecco Mazzone, un uomo di sensibilità superiore, lo aveva capito subito".

    BRESCIA - "La chiamata per portarmi a Brescia? Risposi subito un "magari...". A Brescia ho vissuto quattro anni splendidi. Si era creato un gruppo di amici prima ancora che di calciatori di qualità. Mi sono davvero divertito".

    LA CORSA AL 3-3 CON L'ATALANTA - "È l’unica volta che ho visto correre Mazzone"

    TROPPO POCO TEMPO - "E’ stato fantastico averti come Mister. E’ stato meraviglioso saperti leale e sincero. E’ stato troppo poco il tempo passato insieme. Sono certo che l’amore delle tante persone che ti hanno voluto bene ti accompagnerà per sempre. Perla rara in un mondo che avrebbe bisogno del tuo esempio sempre coerente e sinceramente autentico. È stato bellissimo incontrarti carissimo Mister. Auguro al tuo viaggio eterno il meritato riposo nella luce più bella".

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