Baggio, il film su Netflix girato in Trentino. Il Veneto: 'Snobba le sue origini, dove ha imparato a giocare?'
DELUSIONE - Queste le parole di Vladimiro Riva, che rappresenta la Film Commission di Vicenza e conosce bene Baggio (che oggi ha subito un grave lutto), al corriere.it: "Hanno scritto che sono arrabbiato. Ma la parola giusta è deluso. Non credo che Roberto abbia mai fatto una sola partita in quella regione. Forse non c’è stato neanche in ritiro. Cosa c’entra quella terra con la sua vita? Una follia. Non capisco come Roberto abbia potuto dare il suo assenso. Sono deluso, ecco tutto".
LA RISPOSTA - Queste, invece, le parole di Giampaolo Pedrotti, presidente della Film Commission di Trento: "Chi gira film sa che è fondamentale la componente industriale. Quella cinematografica è un’impresa culturale ma sempre impresa. Noi apriamo dei bandi e offriamo servizi. Ci hanno chiamati pure da Bollywood. Per questo film noi abbiamo elargito un finanziamento di soli 200 mila euro. La verità è che offriamo validissime condizioni in termini di maestranze e capacità professionali. Ci sono i location-manager che trovano gli ambienti adatti. Se la regia ha scelto il nostro territorio significa che le condizioni ambientali sono soddisfacenti. Ci sarà un motivo se son venuti qui personaggi come Tornatore e Scamarcio? Siamo sul mercato".
E BAGGIO? - Baggio, che verrà interpretato da Andrea Arcangeli, non ha detto la sua. Queste, invece, le parole di Letizia Lamartire sul film: "È la storia di un uomo umile con un talento smisurato che con le sue giocate ha cambiato il calcio italiano. Racconteremo anche il percorso di una persona che attraverso le sofferenze personali ha raggiunto grandi trionfi in campo". E Riva non le manda a dire: "La conosco bene. Proprio per questo continuo a non capire Roberto. Dove ha dato i primi calci alla palla?".