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Bacca, Suso e De Sciglio: il mercato sconvolge i piani di Montella
Dopo le tante promesse (e premesse) della conferenza stampa di presentazione, Vincenzo Montella si aspettava un'estate leggermente diversa nella sua prima stagione di Milan. D'accordo la cessione del club, che ha cambiato e sta cambiando le dinamiche interne all'assetto dirigenziale e che non ha creato da subito le condizioni ideali per muoversi sul mercato in maniera più aggressiva, d'accordo anche che Adriano Galliani sta operando con risorse limitate e con la sensazione forte che questa sarà la sua ultima missione prima del passaggio di consegne, ma il nuovo allenatore si ritrova ad una settimana dall'inizio del campionato ancora con troppe incognite e con una rosa sostanzialmente identica a quella della stagione passata.
CAMBIO DI STRATEGIA - Sta facendo buon viso a cattiva sorte Montella, che continua a sperare nell'arrivo di un rinforzo per reparto, un difensore centrale più pronto del giovane Gustavo Gomez, un centrocampista di qualità che possa dare risposte immediate sul campo (Bentancur sarebbe una scommessa) e un esterno offensivo che dia garanzie maggiori di continuità rispetto allo spagnolo Suso. Ecco, proprio il giocatore rigenerato dal Genoa nella seconda metà dell'ultimo campionato e rilanciato in rossonero in questo precampionato, è un po' l'emblema del Milan che Montella si trova oggi a costruire. Calciatore potenzialmente titolare, inserito da tutti i quotidiani nell'undici tipo della stagione alle porte ma che, a fronte di un'offerta davvero significativa (non inferiore ai 10 milioni), potrebbe ancora essere ceduto. Con l'allenatore costretto nuovamente a rimescolare le carte.
IL MERCATO MESCOLA LE CARTE - Com'è successo con Carlos Bacca, prima sicuro partente e a detta di tutti poco funzionale nel sistema di gioco dell'ex tecnico della Sampdoria e oggi ritrovatosi ad essere il riferimento dell'attacco per assenza di proposte convincenti. O come De Sciglio, che a parole è incedibilissimo dopo il bell'Europeo disputato con l'Italia ma che, con un'offerta vicina ai 30 milioni (difficile che arrivi ma mai dire mai), sarebbe il sacrificato eccellente per fare cassa. Situazioni simili riguardano anche Kucka e Honda, giocatori a cui difficilmente Sinisa Mihajlovic avrebbe rinunciato nella passata stagione e che rischiano di non essere più così centrali nel nuovo corso. Bentancur sì o Bentancur no? Cuadrado sarà il regalo di fine mercato o resterà una bella suggestione? E per Badelj è davvero chiusa? Tutti interrogativi che ci porteremo dietro fino al 31 agosto e che costringeranno Montella a fare di necessità virtù, a modellare e rimodellare il suo Milan per dargli un assetto definitivo.
CAMBIO DI STRATEGIA - Sta facendo buon viso a cattiva sorte Montella, che continua a sperare nell'arrivo di un rinforzo per reparto, un difensore centrale più pronto del giovane Gustavo Gomez, un centrocampista di qualità che possa dare risposte immediate sul campo (Bentancur sarebbe una scommessa) e un esterno offensivo che dia garanzie maggiori di continuità rispetto allo spagnolo Suso. Ecco, proprio il giocatore rigenerato dal Genoa nella seconda metà dell'ultimo campionato e rilanciato in rossonero in questo precampionato, è un po' l'emblema del Milan che Montella si trova oggi a costruire. Calciatore potenzialmente titolare, inserito da tutti i quotidiani nell'undici tipo della stagione alle porte ma che, a fronte di un'offerta davvero significativa (non inferiore ai 10 milioni), potrebbe ancora essere ceduto. Con l'allenatore costretto nuovamente a rimescolare le carte.
IL MERCATO MESCOLA LE CARTE - Com'è successo con Carlos Bacca, prima sicuro partente e a detta di tutti poco funzionale nel sistema di gioco dell'ex tecnico della Sampdoria e oggi ritrovatosi ad essere il riferimento dell'attacco per assenza di proposte convincenti. O come De Sciglio, che a parole è incedibilissimo dopo il bell'Europeo disputato con l'Italia ma che, con un'offerta vicina ai 30 milioni (difficile che arrivi ma mai dire mai), sarebbe il sacrificato eccellente per fare cassa. Situazioni simili riguardano anche Kucka e Honda, giocatori a cui difficilmente Sinisa Mihajlovic avrebbe rinunciato nella passata stagione e che rischiano di non essere più così centrali nel nuovo corso. Bentancur sì o Bentancur no? Cuadrado sarà il regalo di fine mercato o resterà una bella suggestione? E per Badelj è davvero chiusa? Tutti interrogativi che ci porteremo dietro fino al 31 agosto e che costringeranno Montella a fare di necessità virtù, a modellare e rimodellare il suo Milan per dargli un assetto definitivo.