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    Bacca indispensabile, lo dicono i numeri

    Bacca indispensabile, lo dicono i numeri

    Se si dovesse cercare una qualche nota positiva in questo tribolato inizio di stagione del Milan non ci sarebbe bisogno di fare molta fatica: Carlos Bacca è l'unico giocatore che sta dimostrando, con i fatti, che i soldi spesi per lui (ben 30 milioni di euro) sono stati un investimento azzeccato. Otto presenze e quattro reti in campionato, ma soprattutto un gol ogni 133 minuti, a dimostrazione di quanto il colombiano possa essere letale in area di rigore. Una media realizzativa che dice molto, ma non tutto, sull'utilità di Bacca nelle dinamiche di gioco del Milan: vede la porta, è capace di trasformare in oro ogni pallone che passa dentro l'area avversaria, sa adattarsi a tutti i moduli e a tutti i compagni di reparto. Considerazioni da non perdere di vista, considerazioni che fanno di Bacca un elemento, dati alla mano, imprescindibile nello schieramento tattico del Milan.


    LETALE - Nonostante l'ottimo apporto in fase realizzativa, Bacca non si può ancora considerare un titolare inamovibile del Milan: anche nell'ultima gara di Torino Mihajlovic ha preferito lasciare il colombiano in panchina per quasi un'ora (complice gli impegni con la nazionale), preferendogli l'impalpabile Luiz Adriano. Ma una volta entrato in campo, a Bacca sono bastati pochi minuti per fare quello che ha sempre fatto in carriera, cioè segnare al primo tentativo. A dimostrazione di quanto sia concreto quando si tratta di concludere a rete basta guardare un dato curioso: il primo gol in Serie A, in casa contro l'Empoli, è arrivato al suo primo tiro in porta. In un Milan che fa tanta fatica a produrre gioco e occasioni da gol, avere un attaccante capace di tramutare in rete ogni più minima chance diventa fondamentale.

    DUTTILE - Ma Bacca non si limita a stare dentro l'area ad aspettare i palloni giusti: ama svariare su tutto il fronte offensivo, dà profondità alla squadra, pressa i difensori avversari. Caratteristiche, queste, che fanno di Bacca un giocatore capace di giocare in ogni tipo di schieramento tattico. In carriera il numero 70 rossonero ha giocato spesso da punta unica, in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3, ma le sue qualità gli permettono di sposarsi bene anche in un modulo a due punte, che sia in coppia con Luiz Adriano, giocatore che ama giocare da centravanti puro, o con Balotelli, attaccante anarchico e amante delle "passeggiate" lontano dall'area di rigore. Un elemento, quindi, capace di adattarsi ad ogni schieramento e ad ogni partner offensivo, un giocatore che con i fatti si sta dimostrando fondamentale per il Milan. Tutte considerazioni che Mihajlovic non può, e non deve, dimenticare, se vuole risollevare le sorti sue e del Milan.

    Fabio Alampi

     


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