Babacar, adesso non hai più scuse! Il Sassuolo è la tua occasione
È stato l’acquisto più oneroso, in entrata, del calciomercato italiano. Khouma Babacar ha lasciato Firenze nel momento in cui la sua cessione appariva la soluzione più lontana, se considerati gli altri periodi in cui il senegalese è stato vicino alla cessione. L’incombenza della scadenza del contratto con la Fiorentina - che era datata al 2019 - è stato il fattore chiave, insieme al ruolo in secondo piano che ha avuto nel corso degli anni, quando è sempre stato subordinato a un attaccante titolare.
TRATTATIVA LAMPO - I viola non si sono mai nascosti. Se qualcuno avesse bussato alla porta della società viola, ogni proposta sarebbe stata ascoltata. Come in estate, quando Babacar ha rifiutato ogni destinazione. Il suo entourage, dopo anni di trattative bloccate, è riuscito a sbloccare l'affare. Il 30 gennaio l'incontro fiume dal quale è uscita un’unica verità: ‘Baba’ in neroverde, Falcinelli - sempre un suo assistito - in Toscana.
L’OCCASIONE - Arriva in prestito oneroso da 3,5 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 6,5 milioni. Per lui un quadriennale da due milioni a stagione. Finalmente può diventare grande. Giunto a ventisei anni, con l’etichetta dell’eterno giovane, a Sassuolo troverà l’ambiente giusto e la dimensione consona alla sua ripartenza. Un posto da titolare, la fiducia dell’ambiente e una squadra che giocherà per mandarlo in porta. Il tempo delle scuse è finito: ora deve incidere.
SEGNARE - I suoi gol li ha sempre insaccati. Quando entrava, faceva sempre parlare di sè. Nella buona o nella cattiva sorte. In rete all’esordio, a sedici anni, con la maglia gigliata, nella scorsa stagione ha vissuto il miglior momento realizzativo, segnando quattordici volte. Questo dato, negli anni, non gli è mai mancato. E, molto spesso, è stato determinante e decisivo.
UNA FAMIGLIA - “Ciao Firenze, per me una famiglia”, ha salutato Babacar su Instagram. Per poi ripetersi durante la presentazione allo ‘Stadio Ricci’: “Dopo undici anni lasciare la casa non è facile stato facile, ma a un certo punto della vita bisogna fare delle scelte”. Con un po’ di commozione, come quando racconta il tremore delle gambe allo svuotamento dell’armadietto. È il suo momento, da non sbagliare.
TRATTATIVA LAMPO - I viola non si sono mai nascosti. Se qualcuno avesse bussato alla porta della società viola, ogni proposta sarebbe stata ascoltata. Come in estate, quando Babacar ha rifiutato ogni destinazione. Il suo entourage, dopo anni di trattative bloccate, è riuscito a sbloccare l'affare. Il 30 gennaio l'incontro fiume dal quale è uscita un’unica verità: ‘Baba’ in neroverde, Falcinelli - sempre un suo assistito - in Toscana.
L’OCCASIONE - Arriva in prestito oneroso da 3,5 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 6,5 milioni. Per lui un quadriennale da due milioni a stagione. Finalmente può diventare grande. Giunto a ventisei anni, con l’etichetta dell’eterno giovane, a Sassuolo troverà l’ambiente giusto e la dimensione consona alla sua ripartenza. Un posto da titolare, la fiducia dell’ambiente e una squadra che giocherà per mandarlo in porta. Il tempo delle scuse è finito: ora deve incidere.
SEGNARE - I suoi gol li ha sempre insaccati. Quando entrava, faceva sempre parlare di sè. Nella buona o nella cattiva sorte. In rete all’esordio, a sedici anni, con la maglia gigliata, nella scorsa stagione ha vissuto il miglior momento realizzativo, segnando quattordici volte. Questo dato, negli anni, non gli è mai mancato. E, molto spesso, è stato determinante e decisivo.
UNA FAMIGLIA - “Ciao Firenze, per me una famiglia”, ha salutato Babacar su Instagram. Per poi ripetersi durante la presentazione allo ‘Stadio Ricci’: “Dopo undici anni lasciare la casa non è facile stato facile, ma a un certo punto della vita bisogna fare delle scelte”. Con un po’ di commozione, come quando racconta il tremore delle gambe allo svuotamento dell’armadietto. È il suo momento, da non sbagliare.