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    Azzurrimania: le certezze della cabala, i dubbi sulla squadra e sul modulo

    Azzurrimania: le certezze della cabala, i dubbi sulla squadra e sul modulo

    • Gianluca Minchiotti
    La cabala nel calcio ha un'importanza da non sottovalutare e, come è stato ampiamente scritto, l'1-1 con la Svizzera non può che essere interpretato come un segnale positivo per la Nazionale in vista di Sudafrica 2010, a fronte dei due pareggi in amichevole con gli elvetici, con lo stesso risultato, che precedettero le vittoriose spedizioni di Spagna 1982 e Germania 2006. Se però analizziamo le tre amichevoli con i rossocrociati, non possiamo che riscontrare come Enzo Bearzot nel 1982 e Marcello Lippi nel 2006 avessero affrontato quei due test con le idee molto più chiare rispetto al Lippi del 2010, anche in virtù di un organico che, in entrambi i casi, era decisamente superiore a quello attuale. Nel 1982, nel match Svizzera-Italia 1-1 1982 (gol di Cabrini), Bearzot schierò questa Italia: Zoff, Gentile, Cabrini, Marini, Collovati, Scirea, Causio, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. A gara in corso entrarono: Bordon per Zoff, Dossena per Marini, Oriali per Antognoni e Altobelli per Graziani. Come si vede, il Vecio aveva le idee chiare sul modulo e sugli uomini e, contro la Svizzera, schierò, con sole due eccezioni, quella che sarebbe stata la squadra titolare in Spagna. Le due eccezioni furono Causio per l'indisponibile Conti e Marini per Oriali. Nel 2006, Svizzera-Italia 1-1 (gol di Gilardino), Marcello Lippi presentò questa Italia: Buffon; Zaccardo, Cannavaro, Materazzi, Grosso; Camoranesi, Gattuso, Pirlo; Totti; Del Piero, Gilardino. Durante il match entrarono: Oddo, Bonera, De Rossi, Perrotta, Iaquinta e Toni. Anche qui, il modulo e gran parte dei titolari schierati contro gli svizzeri furono gli stessi che avrebbero trionfato poche settimane dopo a Berlino. Vediamo ora l'Italia dell'1-1 di ieri (gol di Quagliarella): Marchetti; Maggio, Bocchetti, Chiellini, Zambrotta (35' st Criscito); Gattuso (41' st Iaquinta), Cossu (1' st Pepe), Montolivo, Palombo (43' st De Rossi); Quagliarella (21' st Di Natale), Pazzini (32' st Gilardino). Per quanto riguarda il valore dell'organico a diposizione, ripetiamo, quello attuale ci sembra di una caratura decisamente inferiore rispetto agli altri due (e questo certo non per colpa di Lippi, che, come abbiamo già scritto in questa rubrica, ha convocato quanto di meglio possa offrire in questo momento il nostro calcio, ad eccezione di Mario Balotelli). Quello che più preoccupa però, rispetto ai due precedenti, è la sensazione che il ct si avvicini al Mondiale senza avere ancora le idee chiare riguardo al modulo e al possibile undici titolare, un'incertezza dettata in parte dagli infortuni (Pirlo e Camoranesi), ma in larga misura da una serie di esperimenti che non hanno portato i frutti sperati. E se il dubbio si insinua nel gruppo (come ci è sembrato di percepire nella conferenza stampa post Messico di Vincenzo Iaquinta) non si parte certo con il piede giusto, nonostante la cabala.

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