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  • Grassani sull'Atalanta|: 'C'è il rischio di perdere la A'

    Grassani sull'Atalanta|: 'C'è il rischio di perdere la A'

    L'avvocato Mattia Grassani, uno dei massimi esperti di giustizia sportiva nel panorama nazionale e internazionale, è intervenuto ai microfoni di “A tutto campo”, trasmissione in onda su Radio IES, fm. 99.8, in merito allo scandalo del calcioscommesse.

    Sui calendari e sulla situazione dell'Atalanta

    Il fatto che i calendari escano oggi è un segnale forte e chiaro dell'organizzazione calcistica. L'Atalanta, al momento, può partecipare al prossimo campionato. A oggi non è sanzionata, ma solo deferita. Tuttavia, il deferimento ci consegna una società che ha due ipotesi di illecito sportivo con due giocatori diversi, relative a due partite differenti, più un illecito presunto. Il tutto deve passare al vaglio di un processo sportivo, poi la commissione disciplinare nazionale valuterà se le prove portate da Palazzi saranno sufficienti per condannare o assolvere. In caso di affermazione di responsabilità per entrambe le gare (Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta), il quadro, prendendo come metro sanzionatorio quello utilizzato dallo stesso giudice in occasione dell'illecito tentato di Lumezzane-Ravenna, in cui un tentativo costò sette punti al club romagnolo, qualche preoccupazione c'è. Non è neanche vero che due illeciti debbano essere per forza puniti con 14 punti di penalizzazione. Il rischio di perdere la Serie A c'è e non si può escludere a priori. Tutto passa dalla dimostrazione che queste gare siano state o meno alterate da parte di Manfredini e Doni.



    Sulla responsabilità oggettiva delle società

    Sicuramente il fatto della responsabilità oggettiva va adeguata rispetto al tempo che è trascorso. È praticamente immutata da trent'anni. Nel frattempo tutto è cambiato, tra cui il sistema di raccolta delle scommesse. Si può scommettere su qualsiasi cosa, prima non era così, c'era solo il totocalcio. La responsabilità oggettiva è il capo saldo dell'ordinamento legale sportivo. Certo è che se un club dimostrasse di aver fatto il possibile per controllare l'attività dei propri atleti, allora a questo punto il principio della responsabilità oggettiva dovrebbe essere mitigato.


    Sugli strumenti della giustizia sportiva e sulla possibilità che vengano modificati


    E' un limite fisiologico e difficilmente superabile. La giustizia sportiva è una giustizia privata, domestica, interna a un ordinamento calcistico, che non ha gli strumenti che possiede la giustizia ordinaria. Non può sovrapporsi alla giustizia ordinaria. Basta pensare alle intercettazioni, che solo la giustizia ordinaria può compiere. In tutto questo esiste la legge 401/89 sulla frode sportiva, secondo cui la procura federale può avvalersi di tutte le attività di indagine compiute dalla procura della Repubblica.
     


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