Ausilio: 'L'autofinanziamento è fondamentale. L'Inter non ha un budget di mercato da videogioco'
Piero Ausilio, Direttore Sportivo dell’Inter, è intervenuto a margine del convegno di presentazione del nuovo capitolo della saga ’Football Manager’, videogioco manageriale in cui il giocatore si improvvisa manager di una società di calcio, facendo anche il punto sulla sua carriera, ma anche sulle modalità con cui il club nerazzurro si attiva nel settore dello scouting di nuovi giocatori: “Volevo fare il DS - ha dichiarato Ausilio -, e lo sono diventato grazie allo studio. Ho fatto tante cose, mi sono laureato in giurisprudenza, ho fatto il segretario prima, l’allenatore dei bambini poi, e anche lo scout. Per quello che riguada la ricerca di nuovi giocatori certamente quello che facevo ai tempi con le figurine è oggi è totalmente fattibile attraverso l'utilizzo dei software".
Il videogioco è rinomato per avere un ampio database di giocatori con le relative valutazioni e prospettive di crescita anche se, secondo Ausilio: “L’inter, in realtà, ha una disponibilità economica inferiore rispetto a quella che è presente nel videogioco, perciò vediamo il futuro cosa ci riserverà. Autofinanziarsi e dare grande attenzione al settore giovanile oggi é diventato assolutamente fondamentale. Il fatturato dei club italiani è 4-5 volte inferiore rispetto a quello dei club esteri”.
Sul lavoro svolto finora, Ausilio, ha sottolineato come: “Tra serie A e serie B ci sono oggi circa 30 giocatori cresciuti nel settore giovanile nerazzurro. Alcuni di questi li abbiamo venduti in passato per arrivare ad altri giocatori, come nel caso della trattativa per Motta e Milito, altri sono stati un affare economico come Balotelli pagato 300 mila euro, e venduto a 25 milioni. Certamente è fondamentale, di questi tempi, arrivare ad autofinanziarsi”.