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Ausilio: 'Esonero de Boer? Stupidate. Inter su Joao Mario da 4 anni'
Giorno di presentazione in casa Inter del centrocampista portoghese Joao Mario, acquisto più oneroso della nuova proprietà di Suning nello scorso mercato estivo. Ad introdurlo alla stampa il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio: "L'interesse nasce 4 anni fa, quando l'Inter Primavera di Andrea Stramaccioni giocò contro lo Sporting Lisbona la sfida di Next Generation Series, la Champions dei giovani che in quell'edizione riuscimmo a vincere, unica italiana sin qui a farlo; lui fece una grande partita, facendo intravedere le sue qualità. Il tempo gli ha dato ragione, visto il giocatore che è diventato con tanto di Europeo vinto. Ci provammo già allora, sarebbe costato molto meno ma lo Sporting resistette. Avevamo già intuito il potenziale del giocatore e siamo contenti di avere investito su di lui, al di là del valore economico".
Ausilio ha commentato così i rumors sul possibile esonero di de Boer in caso di sconfitta con la Juventus: "Dovrei usare parole forti, ma ci sono delle signore. Diciamo che sono delle stupidate. Bisogna parlare poco e lavorare tanto, a ogni livello. Non vanno trovate giustificazioni a quello che è successo ma risolvere problemi. Ieri abbiamo fatto una bruttissima partita, ma basterebbero tre vittorie per qualificarci alla seconda fase. Dobbiamo crescere tanto perché siamo indietro e abbiamo un allenatore che è arrivato da poco e non ha fatto tanti allenamenti col gruppo. Non è mai facile costruire qualcosa di importante senza tempo. Dobbiamo avere pazienza, ma in Italia sono tutti pronti ad aggredire le situazioni difficili specie all'Inter. Siamo convinti di poterne venire fuori con il giusto piglio, già domenica abbiamo una grande occasione".
Ausilio ha commentato così i rumors sul possibile esonero di de Boer in caso di sconfitta con la Juventus: "Dovrei usare parole forti, ma ci sono delle signore. Diciamo che sono delle stupidate. Bisogna parlare poco e lavorare tanto, a ogni livello. Non vanno trovate giustificazioni a quello che è successo ma risolvere problemi. Ieri abbiamo fatto una bruttissima partita, ma basterebbero tre vittorie per qualificarci alla seconda fase. Dobbiamo crescere tanto perché siamo indietro e abbiamo un allenatore che è arrivato da poco e non ha fatto tanti allenamenti col gruppo. Non è mai facile costruire qualcosa di importante senza tempo. Dobbiamo avere pazienza, ma in Italia sono tutti pronti ad aggredire le situazioni difficili specie all'Inter. Siamo convinti di poterne venire fuori con il giusto piglio, già domenica abbiamo una grande occasione".