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    Ausilio: 'Mancini resta e compriamo'

    Ausilio: 'Mancini resta e compriamo'

    Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, parla ai microfoni di Radio Anch'io lo sport sulle frequenze di Radio Uno: "Quando si inizia la stagione si pensa sempre a fare il meglio. Quest'anno abbiamo provato a vincere tutte le partite, abbiamo cambiato tanto, iniziando un nuovo progetto. Nessuno a inizio campionato si aspettava l'Inter quarta a questo punto della stagione. Siamo in linea con quello che avevamo programmato in estate, siamo migliorati tantissimo. Provare a tornare in Champions era l'obiettivo prefissato, ci crediamo ancora nonostante il distacco dalla Roma".

    Su Moratti: "Di nuovo azionista di maggioranza dell'Inter? So poco di queste cose, mi occupo d'altro. Ho lavorato benissimo con Moratti e lo sto facendo anche con Thohir. Il presidente ha affermato di voler andare avanti e noi stiamo programmato il futuro con lui". 

    Su Eder: "L'acquisto di Eder? Non abbiamo ancora speso soldi per lui, lo faremo tra due anni. È un prestito biennale con obbligo di riscatto nel 2017, mentre per quel che riguarda il bilancio i soldi incassati da Guarin non sono ancora stati spesi. Dal punto di vista tecnico non si può discutere, come del resto tutti gli altri attaccanti, anche se ci aspettavamo più gol. Potevamo prendere un centrocampista, ma trovavamo difficoltà sotto porta e per questo abbiamo deciso di puntare sull'attaccante titolare della Nazionale italiana".

    Il regista: "Non c'era un regista prendibile a gennaio. Biglia è un giocatore che ci piace ma Lotito non lo ha mai messo in vendita e sicuramente non a prezzi abbordabili".

    Il futuro: "Abbiamo deciso di riprogrammare il futuro, quest'anno abbiamo 13 punti in più rispetto alla scorsa stagione, andiamo avanti con Mancini e con questi calciatori, se poi ci sarà l'occasione compreremo ancora. Sicuramente però il tecnico resterà". 

    Il fair play finanziario: "L'Inter ha firmato un contratto con la UEFA che prevede il rispetto di determinati parametri, ci deve essere autofinanziamento con progettualità. La strada è questa, la UEFA non permette altre soluzioni".

    Inter più italiani: "Italianizzare l'Inter? Mi piacerebbe tantissimo, Eder è un segnale in questa direzione. Ci stiamo provando ma non è facile. Biabiany e Icardi sono due giocatori che sono arrivati nel nostro paese da tanti anni e possono essere considerati quasi italiani". 

    Il campionato: "I valori sono quelli giusti, quelli che il campo esprime, ci sono state tante polemiche ma non credo che si possa parlare di irregolarità. La stagione è lunga e quando si subisce un torto ci si rimane male". 

    Su Kovacic: "La cessione di Kovacic? L'abbiamo preso giovanissimo, valorizzato e poi ceduto al Real Madrid per un prezzo altissimo. È difficile rifiutare offerte del genere e trattenere un calciatore quando c'è di mezzo un club così importante". 

    Un voto all'Inter: "A questa stagione dell'Inter do un 6, la sufficienza piena. Ripeto, a inizio anno non si pensava all'Inter in questa posizione. Il 6 può essere migliorato, ma non mi sento di dare l'insufficienza al nostro campionato". 

    Su Icardi: "Icardi è un giocatore troppo importante per privarsene. Alla sua età nessuno aveva segnato già 50 gol, è il nostro capitano e costruiremo la squadra intorno a lui. Stiamo cercando di fare il possibile per tornare nelle primissime posizioni della classifica".
     

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