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    Auguri Galliani: nelle vittorie e nelle sconfitte la storia del Milan. Il futuro...

    Auguri Galliani: nelle vittorie e nelle sconfitte la storia del Milan. Il futuro...

    • Federico Albrizio
    30 luglio, una data speciale in casa Milan: oggi infatti festeggia il compleanno Adriano Galliani, 72 anni di cui 30 dedicati ai colori rossoneri. Inossidabile il sodalizio tra l'amministratore delegato e il Milan, ma soprattuto quello tra Silvio Berlusconi e Galliani fin da quando quest'ultimo passò nell'1986 dai quadri Fininvest alla guida della società calcistica: un legame fortissimo tra i due legati a doppio filo anche per quanto riguarda il futuro e il possibile addio di entrambi al Milan.

    DA PIONIERE A TUTTOFARE - La storia di Galliani è la storia del Milan, ha vissuto in lungo e in largo ogni aspetto societario ricoprendo nel corso degli ultimi 30 anni pressoché tutte le mansioni possibili: agli esordi compiti prettamente amministrativi anche ardui, come la rivalutazione di un brand inevitabilmente intaccato dalla Serie B e dal fallimento. Missione compiuta, grazie anche all'ottimo lavoro svolto in sede di mercato dal ds Braida: da Donadoni agli olandesi, da Savicevic a Shevchenko negli anni il Milan costruì squadre capaci di vincere tutto e rialzarsi dai passaggi a vuoto e dagli anni dei decimi-undicesimi posti. Avvio da amministratore, poi l'evoluzione: il graduale allontanamento di Berlusconi per la vita politica hanno accresciuto l'importanza di Galliani all'interno della società rossonera trasformandolo da uomo di raccordo tra proprietà e dirigenza a tuttofare del club, assumendosi meriti e responsabilità del caso. Ulteriore punto di svolta l'addio di Braida, a seguito del quale Galliani ha assunto anche la veste di uomo mercato: Galliani è diventato a tutti gli effetti il Milan, riduttivo definirlo ad, un dirigente a 360°. Di lui molti esperti di settore, colleghi ed ex milanisti (giocatori e non) dicono senza dubbio "il miglior dirigente per una società calcistica tradizionale". Proprio questo termine, "tradizionale", porta però a una serie di riflessioni negli ultimi anni: i tempi cambiano, le società sportive si evolvono e quando il Milan prova a modernizzarsi inevitabilmente la figura di Galliani comincia a mutare.

    DIARCHIA - Dopo la cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva nel 2012 il Milan ha abdicato, non è più riuscito a tornare tra le grandi del calcio italiano e la figura di Galliani ha subito duri colpi, anche dall'interno: nel 2013 l'avvento di Barbara Berlusconi aveva portato l'ad a paventare l'ipotesi dimissioni, fino all'intervento del presidente per mediare e arrivare al compromesso del doppio amministratore delegato, ridimensionando di fatto la sfera di competenze di Galliani all'ambito sportivo. Una diarchia che a distanza di anni non ha giovato al Milan e che ora si ripropone sotto un'altra forma: la trattativa per la cessione della società porta Galliani a lavorare a stretto contatto con Nicholas Gancikoff, rappresentante degli investitori cinesi, soprattutto in sede di mercato, dove non mancano contrasti; emblematico il caso Arbeloa, chiuso a parametro zero da Galliani ma rifiutato da Gancikoff che ha bloccato il suo arrivo. Rise and fall, l'ascesa e il ridimensionamento: la storia di Galliani al Milan ha visto tutto e ora potrebbe anche giungere al termine.

    FUTURO INCERTO - Il legame a doppio filo con Berlusconi e Fininvest infatti non è solo affettivo, di mezzo ci sono anche dei contratti di lavoro e dunque il futuro di Galliani dipende dall'esito della trattativa: qualora si concretizzasse la cessione dell'intero pacchetto azionario di Fininvest l'ad si troverebbe senza il proprio datore di lavoro e dovrebbe ridiscutere con la proprietà cinese la propria posizione; gli investitori orientali tuttavia hanno già individuato in Gancikoff il nuovo rappresentante della società e sfrutterebbero le competenze di Galliani da consulente di mercato, ridimensionando ulteriormente la sua figura nel mondo Milan. La permanenza di Berlusconi alla guida del Milan invece comporterebbe anche la permanenza di Galliani, ma non a lungo: gli anni passano per entrambi, per entrambi si tratterebbe di un addio più diluito nel tempo ma comunque destinato a concretizzarsi. Oggi però il futuro può attendere: auguri a Galliani dunque, nelle vittorie e nelle sconfitte la storia del Milan negli ultimi trent'anni.

    LADY B - Oggi però non è solo il giorno di Galliani: compie infatti gli anni anche Barbara Berlusconi, 32 per l'esattenza. La storia di Lady B nel Milan non è ovviamente lunga e ricca come quella di Galliani, ma nella sua breve presenza ha provato a portare una ventata di novità: alcuni progetti andati a buon fine, come la moderna sede di Casa Milan che ha portato ottimi introiti nelle casse del club, altri con esito diametralmente opposto come lo stadio al Portello. Sua l'opera di restyling della società rossonera, opera però già interrotta: ora di mezzo una lieta gravidanza, l'eventuale arrivo dei cinesi chiuderebbe le porte a un suo rientro nei quadri dirigenziali. Doppi auguri anche a Barbara Berlusconi.

    Twitter: @Albri_Fede90

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