Roma, auguri Burdisso:| Oggi festa a Trigoria
La carta d'identità dice che oggi Nicolas Burdisso compie 30 anni. Provate a parlarci, a guardarlo in faccia mentre spiega il suo punto di vista (oppure gioca, tanto per lui è uguale) e vi sembrerà che ne abbia almeno il doppio. Per essere un trentenne, Nico ha già vissuto almeno 5 cinque vite. Sportive e non. È stato un campione col Boca, giovanissimo, una riserva - il sesto centrale migliore del mondo, forse - nell'Inter, una sorpresa nella Roma. È arrivato qui l'ultimo giorno di mercato di due anni fa, destinato a fare la panchina alle spalle di Mexes e Juan. Buttato nella mischia a Genova talmente inaspettatamente che neanche c'era una maglia per lui (la portò in fretta e furia Tempestilli), giorno dopo giorno, partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, non è più uscito. Eccola lì, la nuova vita. Per lui. E per la moglie e per i figli. Se poi, in estate, ha riscelto la Roma - come la Roma aveva scelto lui - il motivo è stato anche e soprattutto quello.
'Ci ha spiegato - le parole di Marotta che aveva tentato di portarlo alla Juventus - che la sua era una decisione personale e familiare'. Il sole e l'affetto, talvolta, arrivano dove la scienza si ferma. E non c'è neanche bisogno di spiegare perché. Certe cose dal cuore non se ne andranno mai. Ma si possono superare. Come l'avversario più brutto. E se c'è una cosa che tutti gli allenatori che hanno avuto Burdisso gli riconoscono è che non si tira mai indietro. Chiedere a Mourinho, per conferma. Un altro che vorrebbe strapparlo alla Roma e lo porterebbe di corsa al Real. La camiseta però non è giallorossa. E c'è poco da fare. Ecco perché oggi la speranza è che Roma gli regali un'altra giornata col sole.
(Il Romanista)