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Audero: 'La Sampdoria è una cosa seria. Futuro? Devo parlare con la proprietà'
Audero ha parlato anche del suo infortunio: "Se fossi un calciatore di movimento sarei già convocabile. Ma sono un portiere e ho bisogno della spalla al 100%. Torno a Forlì per un controllo. Da tre settimane ho iniziato ad allenarmi gradualmente in campo con il preparatore De Bernardin, uscite, parate a terra. Mentalmente l’infortunio è dimenticato. Sono in discesa, ma una discesa dove bisogna accelerare. Ho perso un po’ di massa muscolare stando fermo quasi un mese, poi nel mio caso è più evidente perché non sono enorme. Se uno mi guarda da fuori capisce, se vai nello specifico, che non sono ancora a posto. Tuffarmi non è un problema, ma il volo plastico non lo faccio ancora. Continuerò a lavorare a Bogliasco, una sola settimana di vacanza a fine mese, ma senza interrompere il programma di recupero. L’obiettivo è essere pronto per il ritiro, se non il primo giorno, almeno durante. È fondamentale partire con la condizione fisica giusta».
A proposito del ritiro, e il mercato? "Mi girano delle pagine e io le leggo. Rispondo, “Sanno tutto gli altri evidentemente. Io, niente”. A oggi è prestissimo parlare del mio futuro. Non sarebbe corretto e non ne ho la volontà. Penso a recuperare, aspetto anche di conoscere i programmi e le ambizioni della nuova proprietà. È normale che i nomi dei calciatori della Sampdoria girino già ora, è una conseguenza della situazione societaria".