Attacco Napoli: chi resta fuori?
Due punti in tre partite: un bottino troppo esiguo per il Napoli di Maurizio Sarri, che in queste prime giornate ha mostrato di non aver ancora trovato la formula giusta per far rendere al massimo il proprio gruppo, ancora alla ricerca di troppe certezze.
HIGUAIN TROPPO SOLO - Lo schieramento tattico è ancora un punto di domanda: 4-3-1-2 con il trequartista o il 4-3-3 utilizzando gli esterni d'attacco? Proprio con questo secondo modulo i partenopei hanno ben figurato in Europa League contro il Club Brugge, mettendo a segno cinque reti, esattamente le stesse realizzate in tre partite di A. Modifica tattica che ha portato i propri frutti, ma che evidenzia un fattore poco gradito al tecnico ex Empoli: "Avevamo un Higuain abbastanza isolato, un po' sacrificato, inoltre a Gabbiadini non gioverebbe fare l'attaccante esterno", questo il dubbio avanzato da Sarri a margine della gara largamente vinta contro i belgi.
UN CANE CHE SI MORDE LA CODA - Dichiarazione che non lascia scampo ad altre interpretazioni: Gabbiadini non è contemplato nel 4-3-3 o almeno non lo è da attaccante esterno e rischierebbe di doversi accontentare del ruolo di comprimario di Gonzalo Higuain. D'altro canto invece, Callejon e Mertens si sono riossigenati per novanta minuti, ritrovando un ruolo più congeniale alle proprie caratteristiche, che appaiono limitate se circoscritte al 4-3-1-2. Così il problema rischia di riproporsi costantemente, ponendo Sarri di fronte al classico bivio.
LA SCELTA - I prossimi mesi chiariranno il percorso che il tecnico intenderà perseguire e a gennaio si tireranno le somme. La scelta di un modulo o dell'altro comporterà le dovute valutazioni dei vari giocatori presenti nel reparto offensivo. L'unico intoccabile rimane Higuain, ma la voglia di campo di Gabbiadini non è inferiore a quella dell'argentino e le prime panchine stagionali hanno già suscitato la reazione scomposta dell'agente dell'ex Samp. Callejon e Mertens osservano più abbottonati, ma entrambi chiedono una cospicua considerazione.
LORENZO IL MAGNIFICO - Capitolo a parte per Lorenzo Insigne, il calciatore napoletano troverebbe spazio in entrambi i moduli. 4-3-3 o 4-3-1-2 non fa differenza, anche perché il numero 24 gode della massima stima del proprio tecnico ed ha già dimostrato la propria duttilità. Adesso toccherà a Maurizio Sarri trovare la formula giusta e recuperare i punti finora persi in classifica, nel più breve tempo possibile.
LE PAROLE DELL'AGENTE DI SARRI - Attraverso le frequenze di Radio Kiss Kiss, Alessandro Pellegrini, agente di Maurizio Sarri, ha parlato del suo assistito: "Per i tifosi il risultato è l'unica cosa che conta, per Sarri conta il risultato del lavoro. E' normale che ci siano stati dei problemi, ma è importante analizzare gara dopo gara i punti di crescita. Ieri, oltre alla buona prova contro una squadra che in Europa perde poco, è comunque da applaudire il Napoli per il risultato. Allan e Valdifiori? Ci son tante motivazioni. Penso che ieri, per i primi venti minuti, è stato fatto un centrocampo a cinque, con Callejon e Mertens che si abbassavano per aiutare. Resta la prestazione di Jorginho, che ha toccato circa 150 palloni. Il lavoro sta dando i suoi frutti. Non ci esaltiamo però"