Vincenzo Montella lo vorrebbe 'moderno', agile come Bergessio, e possibilmente già a conoscenza del calcio italiano. Eduardo Macia invece spinge per la pista straniera: ha in mano El Hamdaoui, e ha contattato i procuratori di Matavz e Toivonen. Daniele Pradè ripete a tutti quelli che lo chiamano per avere notizie: ’Lo famo il 28 d'agosto, non prima'. A Mario Cognigni interessa soltanto che l'acquisto sia low cost. Venite, signore e signori, nel 'parlamento Fiorentina', dove ogni persona rappresenta un partito, una visione, un modo di pensare il calcio, e dove anche sull'attaccante ci si divide in tante mini fazioni. Un reparto che soltanto tre anni e mezzo fa era composto da gente come Gilardino, Mutu, Pazzini e Osvaldo, e che invece la scorsa stagione, fra cessioni ed infortuni, ha visto la Fiorentina giocare anche con Cerci prima punta e Oliveira rifinitore.
Alla faccia del 'mercato basato su scelte condivise', espressione usata in sede di presentazione di Montella da parte di Daniele Pradè, da qualche giorno il mister campano ha iniziato a mettere fretta agli uomini impegnati nelle trattative. Sì, perché fra due settimane scatta il raduno a Firenze dei giocatori sotto contratto, e al momento la lista degli uomini gol, Stevan Jovetic a parte - il cui comunicato di incedibilità della scorsa settimana è servito a scaricare su di lui la responsabilità di un'eventuale partenza, che invece è quella che si augura la proprietà viola per fare cassa - si riduce ad Adem Ljajic, che ha chiesto la cessione, Khouma Babacar, già bocciato da tre tecnici e reduce da un campionato fra Primavera e tribuna nella Liga, Haris Seferovic e Kenneth Zohore, e forse Mattias Lepiller. Tanta gioventù ma anche moltissimo talento 'disperso' fra bravate, scene poco edificanti e pochissimi gol.
Si diceva delle richieste di Montella: il suo sogno è Stephan El Shaarawy del Milan. Una trattativa che potrebbe anche andare in porto, magari con la formula del prestito per 12 mesi, visto che il Milan, che ha preso a costo zero Riccardo Montolivo, ha quantomeno un 'debito morale' con la Fiorentina. L'alternativa è una sua vecchia conoscenza: Alejandro Gomez, che però costa troppo, e poi il Catania ha già fatto capire che non intende 'favorire' il suo ex tecnico. Pradè invece lavora su Borriello, sperando che la Roma però se ne accolli gran parte dello stipendio. Macia come detto lavora sul fronte estero (ultima idea John Guidetti del City). Da registrare, poi, diversi rifiuti: da Alessandro Matri a Rolando Bianchi. Il d.s. viola ripete: 'Calma, nessuna fretta'. Montella freme, Cognigni proverà a convincere tutti che in realtà questa squadra, anche in attacco, 'è difficilmente migliorabile'. Benvenuti alla Fiorentina, dove i sogni erano desideri, e dove quando entrate in sede ci sta che troviate appesa la scritta: 'Lasciate ogni speranza di fare affari, o voi che entrate'.