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    Atomo desinflamante, la pomata dei miracoli che ricorda la Coca Cola

    Atomo desinflamante, la pomata dei miracoli che ricorda la Coca Cola

    • Stefano Benzi
    Della mia breve e insignificante carriera di calciatore amatoriale una delle cose che mi è rimasta più impressa è il profumo di olio canforato che si respirava dentro gli spogliatoi prima e dopo la partita. Ogni giocatore aveva i suoi riti e preparati propiziatori: pomate, curiosi unguenti messi a punto da madre o moglie e il profumatissimo olio canforato che serviva a rendere meno faticoso per i muscoli l’impatto con la partita prevenendo strappi o contratture. In età meno ingenua gli amici medici mi dissero che era un banalissimo placebo: se un giocatore non si scaldava a dovere poteva anche fare il bagno nell’olio canforato che si sarebbe strappato al primo scatto come un elastico. 

    Oggi il marketing farmaceutico ha invaso gli scaffali di pomate, unguenti, cerotti, bende strip che rilasciano gradualmente principi attivi attraverso la pelle… c’è di tutto. Il giro d’affari per questo genere di prodotti è enorme, appena inferiore a quello di integratori vitaminici e sali minerali. Ma l’ultimo preparato fa notizia ed è probabilmente destinato ad avere un grande successo… si chiama “Atomo Desinflamante”. Esiste da diversi anni: lo ha messo a punto un medico colombiano, Adolfo Torres Moreno, che ha lavorato a questa molecola per molti anni scommettendo su di essa fino all’ultimo soldo che aveva. Parliamo di una persona non ricca, proveniente da una famiglia numerosa (sette fratelli) la cui attività di ricerca è sempre stata osteggiata dalla sua stessa famiglia. Un uomo che ha rischiato più volte la bancarotta, ed è stato costretto ad abbandonare le sue ricerche e cambiare paese fino a qualche anno fa quando il destino della sua pomata miracolosa è decisamente cambiato. Il dottor Torres Moreno, ormai anziano, aveva messo in piedi una piccola azienda per la produzione della sua pomata affidando gli sviluppi del business ai suoi figli. Uno dei ragazzi ha avuto l’idea di distribuire gratuitamente la pomata per alcune settimane tra le squadre dilettantistiche argentine: e il risultato è stato pazzesco. Atomo Desinflamante in un paio d’anni ha esaurito le scorte e aumentato le vendite fino a un fatturato da 110 milioni di dollari all’anno. Non male per un prodotto fatto in casa. 

    La cosa curiosa è che questa pomata era nata per uno scopo veterinario: doveva servire a lenire le infiammazioni delle mammelle di mucche e pecore alle prese con allattamenti e il prelievo di latte da allevamento. Come per la Coca Cola, il dottor Adolfo Torres Moreno si è portato nella tomba la composizione della sua pomata che i figli custodiscono gelosamente. All’Atomo Desinflamante sportivo, inconfondibile per il suo forte profumo di mentolo, si sono affiancate altre produzioni: il Geldic, gel da applicare dopo la prestazione sportiva, l’Aerosol (pomata da spalmare sul torace e sotto il naso per migliorare la respirazione) e il Gynoderm, un prodotto per l’igiene intima femminile. L’ultimo nato è l’Atomo Arnica, per chi fa trekking in alta montagna. Torres Moreno ha stabilito la sua attività a Gualeguaychú, in Argentina, nel 1969 ed è morto lo scorso anno a 87 anni lasciando un’azienda lanciata verso un fatturato da 200 milioni di dollari annui diffusa in tutto il Sudamerica: si sta discutendo la cessione  del marchio in USA e in Europa. Il prodotto venduto on line sta avendo un successo enorme. In Argentina quando un compagno di squadra ti chiede "¿Me pasás el Atomo?" ti chiede la pomata miracolosa… la spugna nel secchio è definitivamente superata. 

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