SCONTRI A MADRID: UCCISO TIFOSO
h 13.30 - Secondo quanto riporta Sky Sport 24 un tifoso di 43 anni avrebbe sofferto di un arresto cardiorespiratorio a causa delle percosse subite, dopo gli scontri tra le tifoserie dell'Atletico Madrid e del Deportivo La Coruna nelle zone vicino al Vicente Calderon, nel quartiere di Riò. La partita, valida per la 13°giornata della Liga spagnola, era in programma alle 12. Secondo i primi aggiornamenti, provenienti sempre da Sky, il tifoso, sostenitore del Deportivo, inizialmente era stato dichiarato clinicamente morto dalle fonti mediche, dopo essere stato trasportato in ospedale in ipotermia (pare sia stato gettato nel fiume Manzanares) e dopo aver subito un forte trauma encefalico. Gli ultimi aggiornamenti riportano invece che il tifoso avrebbe superato l'arresto cardiorespiratorio e sarebbe ora in terapia intensiva all'Ospedale Clinico San Carlos.
CONDANNA COLCHONEROS - L'Atletico Madrid (foto mundodeportivo.com), attraverso il suo sito internet, ha già condannato gli scontri: "I valori promossi dallo sport devono prevalere su ogni rivalità. Dobbiamo combattere insieme per scoraggiare la violenza".
LA PARTITA SI GIOCA - Il match si gioca ugualmente (LEGGI QUI), nonostante i feriti sarebbero addirittura dodici: secondo gianlucadimarzio.com, gli ultras sono venuti alle mani, dopo essersi dati appuntamento via WhatsApp e verso le nove di questa mattina hanno dato via alla battaglia, che avrebbe avuto alla base anche motivazioni politiche. Prima dell'inizio della partita comunque i giocatori avrebbero preso in considerazione l'idea di poterla sospendere, in caso di ulteriori notizie aggravanti. I tifosi del Deportivo, al 20' del primo tempo, hanno iniziato ad urlare "Assassini!", rivolti ai tifosi dell'Atletico.
REGOLAMENTO DI CONTI POLITICO - “In questi momenti il personale sanitario sta praticando messaggi cardiaci e sta cercando di alzare la temperatura del giovane di 43 anni: fino a che non si arrivi a ciò, sarà difficile valutare tutte le lesioni” riporta As. Gli scontri feroci tra i gruppi ultras delle due squadre, Riazor Blues e Frente Atlético, sarebbero state causati da un regolamento di conti politico: il gruppo del Deportivo è infatti notoriamente di estrema sinistra, mentre il fronte colchoneros è di estrema destra. Agli scontri avrebbero partecipato anche gli ultras del Rayo Vallecano e dell'Alcorcon, gemellati con il gruppo galiziano.
72 IDENTIFICATI, 10 FERMI - La radio spagnola Cadena Ser ha dato un primo bilancio degli scontri: le forze di polizia avrebbero identificato 72 persone, arrestandone ben 10. Nel frattempo è arrivata anche la voce della LFP, la Lega spagnola, in merito agli incidenti: oltre alla condanna dell'episodio si parla anche della volontà di non far disputare la partita vista la gravità dei fatti, ma stando al comunicato diramato dal sito ufficiale, non è stato possibile. Una conferma dell'anticipazione che aveva riportato Onda Cero nei minuti precedenti al fischio d'inizio: la Lega non è riuscita a mettersi in contatto con la Federazione Spagnola per comunicare l'intenzione di annullare l'incontro e dunque le compagini sono scese regolarmente in campo.
Así fue la fuerte reyerta entre hinchas de @Atleti y @RCDeportivo http://t.co/ghURPtxdZP vía @AS_TV #LigaBBVA pic.twitter.com/G74e0d7XSf
— AS (@diarioas) 30 Novembre 2014