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    Atalantamania: Zapata sogna in grande e ora avverte CR7 (e Leao)!

    Atalantamania: Zapata sogna in grande e ora avverte CR7 (e Leao)!

    • Marina Belotti
    Non è bastato il gol al 95’ di CR7 contro il Villarreal: l’Atalanta è prima del gruppo F di Champions League, il Manchester arriva dopo, con 3 punti guadagnati in extremis. E adesso che gli spagnoli sono a -3 e gli inglesi sembrano tutt’altro che imbattibili (quanti spazi concessi al Villarreal, quanti rischi!), Bergamo sogna. La stessa piazza che ha illuminato la città con i fuochi d’artificio per la prima vittoria in casa della sua storia, con le gradinate invase finalmente dai nerazzurri dopo la pandemia: con questa carica, la Dea ora sogna di passare il girone. E chissà che questa volta non sia CR7, il 20 ottobre, a chiedere la maglia allo sfortunato Gosens.
     

    UP- Sempre a sprazzi, sempre con vittorie di misura, sempre da grande, sempre soffrendo un po’ e gestendo tanto, ma l’Atalanta è tornata a vincere. E Duvan Zapata è tornato nella sua forma migliore, forse addirittura ‘la’ migliore, annullando la difesa a quattro dello Young Boys, per primo Hefti e per ultimo Camara. Devastante, il fisico aiuta, certo, ma la grinta e la tecnica sono tornate quelle del bomber stagionale della Dea: non segna, ma fa tutto il resto. Crossa, guadagna metri come pietre preziose, confeziona cioccolatini mentre gli svizzeri stanno a guardare, si costruisce le azioni da solo con tunnel e finte. E poi c’è capitan Toloi, che sfiora un assist in fuorigioco, che affonda in attacco e salva in corner in difesa, che riesce a non far rimpiangere l’assenza di Palomino. L’argentino ora farà di tutto per tornare domenica in casa contro il Milan. Ma c’è un altro titolare che deve alzare bandiera bianca.
     
    DOWN- Robin Gosens si è stirato, l’esterno tedesco goleador che sarebbe stato così utile a disorientare il Diavolo domenica sera, non sarà della partita. Ha lasciato il campo in lacrime e con le mani nei capelli e per un lottatore come lui significa che il KO è brusco. Senza il suo 8, per l’Atalanta sarebbe un colpo di fortuna non scontrarsi con la grinta di Brahim Diaz, che però allo scontro diretto ci vuole arrivare da titolare. La bella notizia arriva però dal vice di Gosens, Joakim Maehle, che nonostante l’ingresso improvviso ha fatto la sua parte e sembra andare meglio rispetto che a inizio di stagione. E dal duttile Zappacosta, che ha lasciato la destra per inforcare la corsia sinistra e pedalare ancora più forte. Arrivare a -2 dal Milan battendo il Diavolo in casa chiuderebbe nel migliore dei modi il trittico verità della Dea: 7 punti, prima in Champions, tra le sette sorelle in Serie A. Ma serviranno i dribbling di Lucho Muriel, che per i suoi gusti è stato fuori già fin troppo tempo e non pensava nemmeno a tornare il 17 ottobre, per spaventare davvero Maignan: finora ne ha raccolte solo tre in fondo al sacco…

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