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  • Atalantamania: Zapata infuocato, ma la difesa fa acqua

    Atalantamania: Zapata infuocato, ma la difesa fa acqua

    • Marina Belotti
    Al 94’, quando Giacomelli manda tutti a casa col suo strumento a fiato, l’acqua bagna quel che resta di un campo dove si è combattuto, sudato, sperato. La pioggia è mista a neve, eppure l’Atalanta non è riuscita a centrare l’ennesima impresa, quella di non perdere contro le big del campionato. C’era riuscita con Milan, Inter, Roma e ci stava riuscendo col Napoli di Ancelotti, ma qualcosa è andato storto. Perché neppure una storta è riuscita a fermare insigne.

    6,5,23…AFFONDATI!- Tenere a freno il folletto azzurro è quasi impossibile, è vero, la difesa corre a destra e a manca, ma più che altro manca Insigne: solo dopo 120’’, stesso copione di Bologna, la Bergamasca finisce sotto. Una doccia fredda che a poco a poco diventa un bagno caldo in cui l’Atalanta si immerge fino al collo: se Fabian Ruiz non imboccasse Berisha, il match sarebbe già quasi chiuso. E invece no, l’ex Zapata inserisce il gettone della seconda zampata, ancora come a Bologna. Ma a mandare tutto all’aria, quella difesa che fa acqua: Masiello, reduce dalla prova horror di Empoli, gioca in bambola, sempre in ritardo sul 24; Mancini impalpabile, a Palomino piace il brivido: non spazza via la sfera in area piccola, tentenna e rischia, colpevole anche lui sul gol. Peccato per Toloi e Djimsiti…

    IN SOSPESO- Peccato perché, dopo l’1-1, dai monitor abbiamo visto distintamente Djimsiti togliersi la giacchetta dell’allenamento. E abbiamo tirato un sospiro di sollievo: con Berat nelle retrovie, forte del gol con l’Inter, un gigante tra i nani, e Masiello a riposo forzato, la Dea avrebbe avuto qualche chance. Invece no, entra Valzania e Gasperini parla di “acciacchi, Djimsiti è fuori”. Fuori forma Djimsiti, fuori dai giochi Toloi e fuori fase il resto della difesa, insomma, poteva finire anche peggio. Cattiva nell’aprire le marcature, ora deve migliorare nel chiudere quelle degli altri. Note positive? Quelle dei cori bergamaschi, definite da Ancelotti ‘un esempio di intelligenza’. Niente gara bloccata quindi, solo un giocatore sbloccato: Duvàn c’è, la punta a peso d’oro ha finito la dieta. Col Natale alle porte, è sicuramente una buona idea.

    BIANCONERI A GOGO- Tutto sommato, anche se è da tre settimane che non si somma un punto, la prova della Dea non è da buttare. Domenica c’è la più mediocre Udinese: se verrà accolto il ricorso, l’Atalanta avrà pure Ilicic. Perché, se la Juve non è CR7 dipendente, l’Atalanta non può dire lo stesso del suo numero 72. Con Josip in campo e Zapata infuocato, si potrà parlare di un altro risultato. Senza un buco, anzi due, nell’acqua della difesa. E per Santo Stefano, si pensa già a fare le feste alla Juve: superare la capolista farebbe dimenticare questa sconfitta all’85’. Ma la difesa dovrà allenarsi per non fare regali. Per quelli c’è il Santo Natale 24 ore prima.

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