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Atalantamania: Zapata è il Ronaldo di Gasperini, che stimolo l’Inter!
CHE FATICA- Un traguardo pesante e illustre, ma Gasperini guarda già avanti, alle prossime duecento. Sperando in cuor suo che non siano così spossanti e al cardiopalma, specie contro l’ultima in classifica. La sua banda non riesce a chiudere il match, crea tanto facendo girare la testa in area piccola a furia di triangolazioni, passaggi corti e veloci, ma poi non tira. Oppure, telefona a Cragno, o ancora spreca sul fondo. Un peccato ma anche un grosso rischio: al primo regalo, e la Dea ne fa parecchi da metà campo in su, gli avversari poi ti fanno parlare di ‘sconfitta o pareggio immeritato’. Centra poco che sia sotto le Mura o sopra il mare, i punti persi per distrazioni o azzardi avvelenati gridano vendetta: Udinese, Bologna…a quota 26 farebbe ancora più paura all’Inter orfana di Zapata.
CHE SQUADRA- Ma al rientro in campo di tutti gli infortunati, previsto a spizzichi e bocconi dopo la sosta, ne vedremo delle belle. Perché se la Dea anti United e Lazio era in piena emergenza, chissà con i titolari esplosi col Gasp. Pessina appena entrato ha deliziato la Unipol Domus di un tunnel da applausi, e dal 20 novembre ogni giorno sarà buono per rivedere in campo anche capitan Toloi (il primo a tornare, forse già con lo Spezia), poi Gosens (pochi giorni dopo ma il suo recupero procede a gonfie vele) e Hateboer (sarebbe un bel regalo di Natale). Ma intanto, Zapata deve continuare a segnare: chissà che non stimoli Muriel a una guerra a suon di gol sotto la stessa porta.