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    Atalantamania: Zapata è il Ronaldo di Gasperini, che stimolo l’Inter!

    Atalantamania: Zapata è il Ronaldo di Gasperini, che stimolo l’Inter!

    • Marina Belotti
    Non è una novità, quando a corteggiarti è una delle squadre dei tuoi sogni, che sta in cima alla classifica e lotta per il secondo scudetto di fila, allora ti senti ancora più grande dei 189 cm e 88 kg che porti addosso. Lusingato, sì, ma anche tentato. Di diventare il nuovo Lukaku, il goleador che trascina la Beneamata al tricolore, a pochi km da quella Bergamo che è ormai casa. Chissà cosa avrebbe fatto, in coppia con Dzeko, con cui viaggia allo stesso ritmo ma che batte per rendimento: 8 gol entrambi, ma 5 assist a 3 per il colombiano più generoso. Correa, fermo a 4, sa di operazione sbagliata, di aggancio fallito, di 10 milioni risparmiati, di uno scudetto che si allontana. Mentre il panterone con le treccine al vento, che segna da quattro gare di fila e ormai non si ferma più, è felice del nerazzurro delle Mura, anzi, ancor più stimolato sotto rete. Mister Gasp sognava di allenare Ronaldo, può consolarsi con i colpi da maestro di Duvan Zapata, finora solo una rete in meno del Pallone d’oro. Che gli ha regalato tante, ma davvero tante, delle sue 200 vittorie in Serie A.

    CHE FATICA- Un traguardo pesante e illustre, ma Gasperini guarda già avanti, alle prossime duecento. Sperando in cuor suo che non siano così spossanti e al cardiopalma, specie contro l’ultima in classifica. La sua banda non riesce a chiudere il match, crea tanto facendo girare la testa in area piccola a furia di triangolazioni, passaggi corti e veloci, ma poi non tira. Oppure, telefona a Cragno, o ancora spreca sul fondo. Un peccato ma anche un grosso rischio: al primo regalo, e la Dea ne fa parecchi da metà campo in su, gli avversari poi ti fanno parlare di ‘sconfitta o pareggio immeritato’. Centra poco che sia sotto le Mura o sopra il mare, i punti persi per distrazioni o azzardi avvelenati gridano vendetta: Udinese, Bologna…a quota 26 farebbe ancora più paura all’Inter orfana di Zapata.
     
    CHE SQUADRA- Ma al rientro in campo di tutti gli infortunati, previsto a spizzichi e bocconi dopo la sosta, ne vedremo delle belle. Perché se la Dea anti United e Lazio era in piena emergenza, chissà con i titolari esplosi col Gasp. Pessina appena entrato ha deliziato la Unipol Domus di un tunnel da applausi, e dal 20 novembre ogni giorno sarà buono per rivedere in campo anche capitan Toloi (il primo a tornare, forse già con lo Spezia), poi Gosens (pochi giorni dopo ma il suo recupero procede a gonfie vele) e Hateboer (sarebbe un bel regalo di Natale). Ma intanto, Zapata deve continuare a segnare: chissà che non stimoli Muriel a una guerra a suon di gol sotto la stessa porta.
     

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