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    Atalantamania:| Una notte strameritata

    Atalantamania:| Una notte strameritata

    E' bello sognarle, certe serate. Viverle, lo è ancor di più. L'Atalanta ci sta abituando troppo bene: pensare, invece, che fino a qualche settimana fa si viveva con un po' di apprensione, tra dubbi e perplessità, con risultati che non tornavano. Sono arrivati, i punti. Una striscia positiva che s'allunga, s'arricchisce di partita in partita. E una classifica stupenda, che proietta la Dea alle soglie dell'Europa.

    L'inizio in leggera sofferenza. Poi, il tripudio. Ancora Jack, la carta vincente di quest'Atalanta tornata quella dell'anno scorso: stacca come un giocatore di basket, insacca con un'inzuccata, fa esplodere il Comunale. L'Inter reagisce, Consigli si dimostra ancora uno dei migliori portieri d'Italia. Denis potrebbe fare 2-0, ma sembra la solita maledizione: quella che ha trasformato il Carrarmato devastante dell'anno scorso in una pistola ad acqua. Avrà tempo per smentirci.
     
    Guarin, a inizio ripresa, trova il pari e l'Inter crede di poter portare a casa i tre punti. Ma rieccolo, il vero Tanque. Moralez è incontenibile, un Messi sotto le Mura, e confeziona due reti. Prima fa l'assist per un Denis di nuovo letale, quindi si procura un rigore dubbio che German trasformerà scacciando i fantasmi di un anno fa. C'è spazio pure per Facundo Parra, l'oggetto misterioso: si divora il gol del 4-1 e prenderà un rosso incomprensibile.
     
    In mezzo c'è pure la zampata di un Palacio, illusione per i fedeli interisti. Il triplice fischio finale è goduria pura. Tutto vero, tutto splendido. L'Atalanta, il pubblico, la classifica. Una notte di gioie strameritate. E ora si torna a sognare. Con la solita postilla: quella dei piedi per terra. Della mentalità bergamasca: lavorare, continuare così, la concretezza prima di tutto. E' l'Atalanta di Stefano Colantuono.

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