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Atalantamania: un pareggio blando in nome di Denis
Un pareggio nel nome del Tanque. Inevitabile dire che la serata di ieri sia stata totalmente o quasi dedicata all’argentino e al suo addio dal calcio italiano. Ed è stato lui a volersi proporre su quel dischetto fortuito concesso da Gavillucci. Quando Consigli respinge per un attimo la sua performance, si presenta in una manciata di secondi l’ultimo anno del sudamericano fatto di corse, impegno ma pochi gol per uno abituato ad aver avuto per molto tempo l’etichetta del bomber per eccellenza dell’Atalanta. Ma sulla respinta dell’ex Consigli, Denis stavolta c’è, si fa trovare pronto e la sua rete ha il profumo della liberazione e dell’ultimo grido gioioso orobico. Per quanto gli ultimi tempi non siano stati semplici, i numeri, i fatti non si possono negare: con 56 reti è il miglior capocannoniere straniero di sempre ed è sul podio assoluto dei nerazzurri, dopo Doni e Bassetto. La storia non si nega, s’impara. E da ieri notte German Gustavo Denis rappresenta un capitolo importante della storia atalantina.
In merito al calcio giocato, tra Atalanta e Sassuolo l’ha spuntata il direttore di gara: un gol annullato al Sassuolo per presunto fuorigioco e il rigore alquanto dubbioso hanno condizionato la gara. Non che ci siano state eclatanti occasioni da rete: se non fosse stato per il tepore invernale, sarebbe sembrata una partita di fine campionato tra due squadre che non hanno più nulla né da perdere né da guadagnare.
Reja fino all’altro ieri, aveva accusato la sessione di calciomercato di aver influenzato sulle menti dei suoi uomini, peccando sul campo a livello di concentrazione e prestazione. Ora che siamo alle battute finali di tale compravendita, vedremo se le prestazioni bergamasche miglioreranno o se seguiranno la via dell’inerzia, causa la perdita di motivazioni (inevitabile) dopo la prestigiosa cavalcata dell’andata che sta garantendo un quieto vivere.