Atalantamania: un compleanno da numeri 1(11)
SPREMUTI COME LIMONI- 25 ore al giorno sul pezzo: Antonio Percassi e la sua famiglia sono il valore aggiunto per l’Atalanta, che si spremono come i limoni di Zingonia e i giovani del vivaio, fonti di talento e professionalità. Conoscono il territorio, i tifosi e il calcio, Antonio ci ha giocato e vissuto l’ambiente da dentro, da calciatore. Fino a quando a Zingonia ci saranno i loro limoni, tutti i nerazzurri possono stare tranquilli: i gialli agrumi sono infatti il marchio di fabbrica di Antonio Percassi, un portafortuna di tutte le sue aziende, quella dell’Atalanta in primis. Nel centro Bortolotti, fucina di calciatori per tutta la Penisola, c’è una limonaia nella zona d’ingresso alla palazzina con gli uffici, proprio vicino alla scalinata che i giocatori salgono al loro arrivo. Un suo segno distintivo, dal grande significato: dove ci sono i limoni, c’è Antonio Percassi, che spreme se stesso e i suoi giovani per ottenere i loro frutti dorati.
ATALANTA STADIUM- “111 ...fa il numero perfetto”, canta Tiziano Ferro. E la perfezione della società sta nel recente acquisto dello stadio, casa dei successi nerazzurri. Perché i tifosi da sempre non tifano l’Atalanta, ma “vanno all’Atalanta”, in quel Comunale che negli anni ha visto sfilare campioni come Scirea e Mondonico, che coloravano i cuori dei nerazzurri anche nel bianco e nero senza tornelli. A maggio l’inizio dei lavori, mentre l’inaugurazione nel 2020, per i 113 anni e, guarda caso, le ultime due cifre…Capienza di 23.500 posti, tutti a sedere, ma…c’è un ma, perché l’anima dell’Atalanta è la sua Curva Nord. I seggiolini previsti per legge saranno reclinabili, così si potrà stare in piedi, come nel mitico Celtic Park di Glasgow: perché per spingere Masiello a segnare al 92’ contro il Milan bisogna stare in piedi. Perché per risollevare la squadra da questo trend negativo e sognare un’altra Europa, il 12° uomo deve essere il primo a sollevarsi al cielo.
LA CANTERA BORTOLOTTI - Ma prima di calcare il campo della prima squadra, bisogna portare avanti l’opera del maestro Mino Favini, con nuovi impianti hi-tech e aule studio, perché un giovane, prima di essere un grande sportivo, deve essere un grande uomo. Lo storico fiore all’occhiello nerazzurro sarà dotato di nuovi spazi e servizi: il mastodontico obiettivo è di fare di Zingonia una Cantera, per cercare ed esaltare i vari bergamaschi doc come Belotti, Gagliardini, Caldara, Gabbiadini e Astori, che torna sempre, l’abbiamo capito. Ripartiamo allora dai 111, dai tre numeri 1: Percassi, Gasperini e quell’Ilicic da ritrovare, un trio che negli ultimi anni ha dimostrato amore per la maglia, amore per la Dea. Un amore vero, come quello di Giulietta per il Romeo che la Bergamasca proverà a battere domenica per riprendersi le stelle. Perché c’è una stella che, dopo l’Italia, attende la dedica della sua terra bergamasca.