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    Atalantamania: sulla fascia messa una Pezzella, ma senza Romero serve il nuovo de Ligt!

    Atalantamania: sulla fascia messa una Pezzella, ma senza Romero serve il nuovo de Ligt!

    • Marina Belotti
      Marina Belotti
    Per giorni ha tenuto banco il dilemma di mercato attorno a Pezzella. Giuseppe o German? Attenzione, ci sarebbe pure un Luigi, ma non lo disturbiamo. Il 23enne napoletano del Parma è stato più volte confuso con l’argentino della Fiorentina, due ruoli differenti, una carriera che più diversa non si può. Oggi la Dea dà il benvenuto al terzino/esterno sinistro ex Palermo e Udinese, candidato a ricoprire il ruolo di vice Gosens. L’esperienza – 90 presenze in A a parte – non è tantissima, la continuità sul campo andrà guadagnata. Ma per la difesa a 4 con cui ogni tanto mister Gasp sorprende gli attacchi nemici c’è una pedina in più.
     
    LE OPZIONI-
    Ora però serve un altro Romero, un centrale di fisico e forza che dia man forte a Musso prima che qualche sfera si imbuchi tra gli 11 metri. I nomi sono tanti perché, anche se l’Atalanta dovesse resistere alla tentazione dei 55 milioni del Tottenham, servirebbe comunque un ricambio in retroguardia per il triplice impegno alle porte. Gli inossidabili ora sono i ‘vecchietti’ della squadra, Palomino, Toloi e Djimsiti (l’albanese il più giovane ma si sente già un leader), l’ideale sarebbe un ricambio fresco ma esperto. In ordine di gradimento, dal più ambito a quello meno, la Dea monitora Demiral, Botman, Tomiyasu e Lucumì. L’ultimo è il salvagente: arriva dal Genk di Castagne, Malinovskyi e Maehle e costa ‘solo’ 11 milioni. Il giapponese è una seconda scelta, già scartata una volta qualche settimana fa (anche gli Spurs mollano la presa), il rapporto qualità/prezzo (sui 20 milioni) non convince. Demiral è Demiral ma 35 milioni sono tanti, significa reinvestire solo su di lui e il Borussia ha già in mano la trattativa. La Dea vira più a nord.
     
    UN AFFARE COL BOTMAN- Ha vinto il duello in Europa League con Ibra, ha contribuito allo scudetto del Lille in Ligue 1, ha affascinato il ct De Boer: l’olandese Sven Botman sarebbe l’uomo giusto per la difesa nerazzurra e per il genio di mister Gasperini. Il difensore centrale classe 2000 del resto ha frequentato la scuola Ajax, che con l’Atalanta ha molto da spartire: un destino già scritto, l’altissimo (1, 95 m!) mancino ha le caratteristiche che piacciono al tecnico nerazzurro, dalla forza atletica alla tecnica, dalla perfetta marcatura a uomo alla lucidità in fase di costruzione. Ma soprattutto ha la stessa ‘garra’ del Cuti, la personalità del leader in retroguardia: in prospettiva, anche meglio di de Ligt (gli toglie un anno), a cui non piace paragonarsi. Servono almeno 25 milioni, ma ne varrebbe la pena.
     
    IL DOPO-ROMERO- Ma con la pregiatissima ed esclusiva asta Bergamo-Londra ancora aperta (e potrebbe rimanere così per giorni e giorni), la Dea dovrebbe cautelarsi puntando almeno due pedine. Paratici tentenna, ma i 5 milioni che colmano il gap per arrivare ai 60 tondi tondi per Romero richiesti dai Percassi, li ha già pronti nell’altra tasca. È un’offerta monstre, accetteranno. Ma la Dea avrà il nuovo de Ligt, anzi, il nuovo Romero: si chiama Sven Botman, è un ‘generazione Z’, ma ha 154 presenze alle spalle (con 14 gol e 7 assist) da difensore centrale ed è già Campione di Francia.

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