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Atalantamania: se questa è una capolista, la Dea si candida. La chiave è Pessina!
CHIAVE DELLA TREQUARTI- Sì, Pessina è la chiave, perché se è al posto giusto gira bene lui, la squadra, la mediana e il tridente. È un dato oggettivo. Rispetto a Udine mister Gasp ne ha cambiati 5- Djimsiti, Freuler, Gosens, Ilicic e Zapata- eppure è proprio quell’1 che in campo c’era già ad aver cambiato tutto. Arretrato centrocampista, il duttile Pessina non si spegne né delude, ma è quando scia sulla trequarti che la Dea viaggia e gareggia per l’oro. Contro il Genoa, Malinovskyi e Miranchuk (il monzese era in panca) hanno dimezzato le occasioni da gol, la tenuta della palla, i triangoli tra mediana e area piccola. Stessa cosa alla Dacia Arena, con l’ex gialloblù a centrocampo, russo e ucraino senza feeling e i fili del tridente lasciati a penzolare. È sulla trequarti dal 1’, Matteo Pessina, quando la Dea sottomette il Benevento, e dal 1’ si riprende la trequarti a San Siro, facendo arrossire il Diavolo. E per uno che già ha fatto un mezzo miracolo- Gomez chi? Ah sì, lì una volta c’era il Papu…-la maglia della trequarti gliela possiamo anche lasciare. Quella nerazzurra di sicuro, ma ho il presentimento che anche quella Azzurra sia già in tintoria.
IBRAILICIC-Dice sempre la verità The lord of records, eppure quello sloveno che ieri l’ha messo in ombra tra media e campo, deve avergli dato un fastidio mica da ridere. Nemmeno risponde se gli piacerebbe giocare con Ilicic, in fin dei conti quel che ha fatto il 72 è normale, anzi: “Poteva fare anche più gol, è stato fin troppo gentile, quando gli dai troppo tempo è facile giocare…”. Facile inventare varchi, intuizioni e traiettorie, con la malizia di rigore e la freddezza sotto porta. Migliore in campo però no, ha ragione Ibra, quello è Romero, un soldato della Dea che ha annullato Zlatan ‘dio’, ha incornato in volata, ha fornito l’assist a Zapata altrimenti fermo al palo. Uno dei migliori colpi di mercato dell’Atalanta, diciamolo. Che adesso si prepara alla doppia onda biancoceleste (27 e 31 gennaio): c’è una Coppa, ancora, da vendicare…Per lo Scudetto, c’è tempo fino al 23 maggio: Milan, ti aspettiamo.