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Atalantamania: Roma, Milan, Inter, ora vedete la Dea?
NON MALE MA ANOMALA- Una squadra strana, ma chi non lo è nel campionato anomalo 2022/23. Ha cambiato pelle per il primo periodo, attendista e cannibale, si è affidata alle giovani plusvalenze dell’ultimo mercato, ma quando ha visto che il gioco degli anni d’oro non tornava e i 2000 avevano finito le cartucce, ha riavvolto il nastro del girone d’andata, ha abbandonato i panni della Dea che ha fatto innamorare del calcio ma è ritornata a vincere, e con i suoi veterani. Zappacosta e Zapata, il fattore Zeta over 30 ha deciso il match cinque giorni dopo altri veterani come Toloi e Pasalic.
FUTURO D'ORO- È indubbio che nelle ultime 6 gare, dove senza Coppe ha il calendario più favorevole di tutte, l’Atalanta debba continuare con questo modulo, con questo modo di giocare noioso nel primo tempo ma famelico nel secondo. Un 5-4-1 con 4 centrocampisti-trequartisti, con le ali libere di volare (che partita Zappacosta, su Lazaro sembrava il miglior Theo!) e l’unica punta più servita che mai. A giocare bene ci penserà in Europa, l’anno prossimo. Ma per metterla in cassaforte servono due vittorie in casa, un terreno che scotta, con Spezia e Juve, prima del fotofinish con Salernitana-Verona-Inter e Monza. Realisticamente, può fare 14 punti ma sognare anche quota 70. Basterà per la Champions? Se le altre continuano a non vincere, certo che sì.