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    Atalantamania:| Ripartire subito!

    Atalantamania:| Ripartire subito!

    Dovevano arrivare, prima o poi. E sono arrivate ieri, a Bologna, in linea con la legge dei grandi numeri. La prima vittoria casalinga degli emiliani e la fine del bel momento nerazzurro, abbinate in un sol colpo sulla ruota della serie A. Era tutto scritto, mancava solo la data di scadenza. La Dea va ko e ritorna con i piedi per terra. Partita strana, stranissima al Dall'Ara. Un primo tempo di buon livello, con German Denis nuovamente implacabile là davanti. Il Tanque l'ha buttata ancora dentro, annotando la sesta tacca sulla cintura: chi aveva dubbi sul valore dell'argentino, arrivato a Bergamo con tante incognite dopo esperienze con diverse ombre e meno luci, si è dovuto ricredere di domenica in domenica.

    Poteva e doveva raddoppiare, l'Atalanta. La palla-gol sprecata da Bonaventura ha rappresentato l'episodio della svolta: il genio di San Severino Marche si è trovato sul piede l'occasione per mettere in ghiacciaia la sfida dopo poco più di mezz'ora, fallendola. Poi, una manciata di minuti più in là, dopo il prologo è arrivato anche il nuovo copione. Il rigore trasformato da Di Vaio in pieno recupero ha incanalato la partita su binari rossoblù. Nella ripresa il definitivo sorpasso, firmato dal gioiellino Ramirez e dall'usato sicuro Simone Loria.

    Cosa c'è da salvare? Il secondo ko stagionale ha diversi punti in comune con la prima caduta, quella a Roma. Una prestazione senza dubbio positiva nei primi 45', macchiata da alcune topiche difensive costate carissime. E' la serie A, bellezza: chi sbaglia paga, non ve n'è. A bruciare, soprattutto, è il rammarico di aver gettato via qualche punticino di troppo: il dominio non concretizzato contro l'Udinese, il rigore sbagliato contro l'Inter, le ingenuità fatali a Bologna. Fieno che avrebbe arricchito una cascina che anche così, sia chiaro, è comunque stratosferica.

    Il campionato fin qui andato in scena ha visto un'Atalanta davvero bella, che ha saputo incantare e strappare applausi. Non sarà una sconfitta a mutare il giudizio sul cammino della banda nerazzurra. Si dovrà però stringere i meccanismi, apparsi troppo allentati contro gli emiliani, della retroguardia. Domenica arriva il Cagliari, in una sfida tra due compagini uscite ko dall'ultimo turno di campionato. Ma anche tra due formazioni che hanno saputo offrire bel calcio abbinato a risultati sopra le aspettative. Rialzarsi subito sarà l'imperativo.

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