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Atalantamania: quarti siano, ma il nodo Miranchuk va risolto!
IL CASO ILICIC- Difficile sia lo sloveno a chiudere i bagagli. Sarebbe dovuto partire semmai la scorsa estate, questi erano i piani, ma i suoi gusti erano limitati a una sola pretendente che gli ha fatto girare la testa senza mai arrivare in fondo. Il Milan lo tiene d’occhio, ma finché il sole non tornerà a scaldare la Bergamo-Milano non se ne farà niente. Impossibile però che parta a zero, il suo contratto scade nel 2023 con opzione al 2024. Otto milioni chiede Percassi per il cartellino del fantasista ormai trentaquattrenne che però, con la sua qualità, può dire ancora molto: 1055’stagionali, 4 gol e 5 assist. Miranchuk? 504’, 1 rete e 2 assist. All’Atalanta due russi non fanno uno sloveno.
SAMP O HELLAS- Indeciso sulla meta, italiana però, su quello non ha dubbi Miranchuk: vuole rimanere a tutti i costi in Serie A e ha già rispedito al mittente l’offerta dello Zenit. Il Genoa sembrava in pole ma non lo convince più, come Garcia anche Aleksey vuole lottare per piazze più alte. Sheva lo voleva, ma il Grifone presto gli dirà addio indirizzandosi su un altro mister e un altro fantasista. Ma l’altra sponda ligure è pronta ad abbracciarlo: la Doria propone un prestito secco oneroso, l’Hellas bussa alla porta con la stessa formula e il costo dell’operazione sui 2 milioni. Percassi però vorrebbe guadagnare almeno 15 milioni, inserendo una clausola con obbligo di riscatto dell'intero cartellino. In vantaggio c’è il club scaligero, che potrebbe inserire anche contropartite tecniche che piacciono all'Atalanta: Barak, possibile erede del Josip Ilicic di cui sopra, Casale, centrale difensivo di grande prospettiva, e il già monitorato Ilic. Ma i tempi li deciderà la Coppa d’Africa, dove Boga, tra l’altro, è finito in tribuna.