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    Atalantamania: quarta sconfitta in cinque gare, quanto manca al mercato?

    Atalantamania: quarta sconfitta in cinque gare, quanto manca al mercato?

    • Marina Belotti
    Tre ko di fila tra le mura amiche, tutti big match. Per una squadra che non vuole sentire la parola ‘scudetto’, ripetuta invece diverse volte ultimamente da mister Gasperini, può anche starci perdere gli scontri diretti. Se non fosse che in mezzo c’è il patatrac di Lecce, confuso e inutile, frutto di questioni ancora aperte tra tecnico e società. “Quest'anno ci ha salvato il fatto che siamo partiti forte, altrimenti...”, ha detto ieri Gasperini. Ventisette punti sono un miracolo, per una squadra senza bussola. 
     
     BIVIO, PARTE 2- Eppure, non vi sembra di averle già sentite le parole del Gasp? Non sabato alla vigilia, ma qualche tempo fa. Quando era giustamente l’ora di parlarne. Il 7 giugno 2022, a due settimane e mezzo dalla fine della stagione, il tecnico parlò di un bivio tra due strade: valorizzare i giovani o rinforzarsi per puntare in alto. Oggi riprendere il discorso è anacronistico, è già troppo tardi, eppure il mercato estivo non deve avere chiarito le idee a Gasperini. Il riscatto di Demiral, e gli arrivi di Ederson, Soppy, Lookman, Hojlund, in realtà sembravano tentativi di ringiovanire la rosa, certo, ma soprattutto rafforzarla. E i primi risultati parlavano chiaro: l’Atalanta vinceva, di misura, compatta e cinica, collezionando il record di punti alle prime giornate, sempre in vetta alla classifica. Qualcosa è cambiato con la Lazio, il 23 ottobre, quando la sia banda ha perso per la prima volta la bussola, dominata in lungo e in largo.
     
    RICAMBIO- Troppi vestiti diversi nell’armadio: da miglior difesa, in tre settimane l’Atalanta ha infilato i numeri della peggiore: 9 gol presi nelle ultime 5, da 0 a quasi 2 a match. Ora è tornata propositiva, ma disattenta e distratta in retroguardia. E allora forse erano meglio le prestazioni dell’Olimpico, vittorie immeritate e sofferte, di quelle combattute con Napoli e Inter senza nulla in tasca se non il rammarico. Serve una direzione da prendere, un 11 saldo da mantenere per lo più invariato, scelte da fare con coraggio. I 50 giorni di stop sono una manna in tal senso, un’altra occasione, l’ultima questa volta, da non sprecare: qualcuno dovrà partire, o gli Hojliund o gli Zapata, gli obiettivi andranno definiti. Il 4 gennaio ci sarà, di nuovo, un’altra Atalanta.

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